E’ stata una speciale sonda a scandagliare, per la prima volta, il cuore della cupola del Duomo di Firenze, per conoscere lo stato di salute della celebre opera di Brunelleschi. Risultato: il cupolone sta bene.
L’ESPERTO. Dagli studi trentennali, portati avanti dall’architetto fiorentino Massimo Ricci, è emerso che la cupola è stata realizzata tramite mattoni disposti a “spinapesce” e murati con una malta formata da grassello e materiale inerte leggero antiritiro. L’esperto ha esaminato grazie a un endoscopio industriale, messo a disposizione dalla multinazionale Olympus, lo spessore della calotta interna della struttura. “Ho potuto verificare che i mattoni sono in un ottimo stato e questo particolare è importantissimo per la futura conservazione del capolavoro'”, ha spiegato l’architetto Ricci.
L’ANALISI. Per la prima volta è stato possibile entrare nel cuore del monumento per una profondità di circa due metri e mezzo, grazie la presenza di una lesione profonda della calotta interna e utilizzando i fori di carotaggio che realizzò nel 1986 il professor Salvatore Di Pasquale per accertare la resistenza dei mattoni.
IL CONVEGNO. I risultati dello studio di Ricci saranno presentati mercoledì 9 novembre alle ore 21 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, durante una conferenza che sarà trasmessa in diretta mondiale sul sito web della National Geographic Society.