E se la nuova pedonalizzazione non fosse regolare o meglio “nulla”. Mancherebbero, infatti, delle integrazioni agli atti con cui Palazzo Vecchio avrebbe messo in pratica il provvedimento. Questo il primo quesito uscito dal pezzo uscito sul Corriere di Firenze. Un esempio? “la dichiarazione di osservanza e attestazione di osservanza e delle relative autorizzazioni della soprintendenza”. Il coordinatore della Toscana, Learco Nencetti del sindacato Consal-Unsa- Beni Culturali ha così sollecitato la soprintendente ai Beni Culturali Alessandra Marino “affinché diffidi Renzi ad integrare gli atti emanati per la recente pedonalizzazione”.
Corridoio Vasariano a rischio. Senza quelli, afferma il sindacato, gli atti sono nulli secondo il primo comma dell’articolo 164 del codice dei Beni Culturali. Il Sindacato ha anche chiesto l’immediato intervento dei Beni Culturali per un altro problema. Il passaggio tra gli Uffizi e il Ponte Vecchio produrrebbe, infatti, vibrazioni potenzialmente dannose per il Corridoio Vasaraiano.
Attacco del Pdl. Infine, Marco Stella insieme a Stefano Alessandri del Pdl attaccano l’amministrazione senza mezzi termini: “Revocare immediatamente il provvedimento e predisporre prima il Piano generale del Traffico. Il dilettantismo della giunta Renzi sta facendo sprofondare la città nel caos, la città non si governa a colpi di ordinanze ma attraverso la predisposizione di atti e piani corredati da studi e simulazioni”. La parola ora rimbalza alla giunta e a Matteo Renzi.