martedì, 23 Aprile 2024
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Renzi scrive ad Acidini: “Autorizzi la ricerca sulla Battaglia di Anghiari”

Il sindaco di Firenze scrive alla soprintendente al Polo museale fiorentino per chiedere formalmente che i lavori sull'affresco perduto di Leonardo nel Salone dei Cinquecento siano ripresi.

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Si possono riprendere le ricerche della Battaglia di Anghiari? Questa la domanda, formulata in maniera più formale e contenuta nella lettera inviata dal sindaco Matteo Renzi alla sovrintendente al Polo museale fiorentino Cristina Acidini. “Siamo in presenza di una serie di dati accertati e di opportunità di acquisirne tanti altri per dirimere uno dei misteri più affascinanti della storia dell’arte e della cultura. Si tratta di cogliere questa opportunità decidendo di proseguire il lavoro di ricerca. E con la presente chiedo formalmente che la Sovrintendenza si pronunci in tal senso”, scrive il sindaco nella lettera inviata per conoscenza anche al ministro per i Beni culturali Lorenzo Ornaghi, ccon il quale il sindaco aveva avuto un incontro lo scorso giugno e il quale aveva detto che “non spettava a lui una decisione in merito”.

DARE CERTEZZE AGLI SPONSOR. Detto, fatto. Il sindaco Renzi si è subito messo all’opera per sollecitare la soprintendente Acidini, “anche per dare certezze al soggetto privato che ha generosamente sostenuto fino ad oggi l’iniziativa – si legge ancora nella lettera -. Auspico quindi, condividendo il punto di vista formulato dal ministro Ornaghi nel corso del nostro recente incontro fiorentino, che la decisione della sovrintendenza possa maturare in tempi rapidi”. La lettera di Renzi e’ stata inviata anche al direttore generale del Mibac Salvatore Nastasi, al sovrintendente dell’Opificio delle pietre dure, Marco Ciatti e a Terry Garcia, vicepresidente di National Geographic.

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L’OCCASIONE PER LA MANUTENZIONE. “Il ponteggio addossato al pannello destro della parete est del Salone dei Cinquecento offre una possibilità unica e irripetibile in tempi brevi di poter fare un intervento di consolidamento dei distacchi, nonché operazioni di pulitura e spolveratura di tutta la superficie del murale, cosa che non pare sia mai avvenuta negli ultimi 150 anni”, scrive ancora il sindaco. “Sarebbe auspicabile che nell’ambito di tale intervento – propone Renzi alla soprintendente – laddove si rendesse necessaria la rimozione di parte degli intonaci staccati per un loro consolidamento, si potesse procedere alle verifiche endoscopiche nelle aree di muratura messe a nudo dalla suddetta rimozione, disponendo di superfici di studio decisamente superiori per l’analisi visiva della muratura retrostante sia per il campionamento di quantità significative di materiale per le successive indagini”.

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