venerdì, 22 Novembre 2024
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Come visitare la stanza segreta di Michelangelo a Firenze

Secondo le ipotesi degli studiosi, Michelangelo Buonarroti si nascose per qualche mese in questo piccolo ambiente sotto le Cappelle Medicee. Un luogo suggestivo che adesso riapre al pubblico

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Dal 15 novembre 2023 sarà possibile visitare la stanza segreta di Michelangelo a Firenze, un piccolo ambiente a cui si accede dalla Sagrestia Nuova, situata nel complesso delle Cappelle Medicee. Questo scrigno, ritrovato nel 1975, contiene al suo interno una serie di disegni attribuibili probabilmente alla mano del Buonarroti. L’accesso al luogo è consentito esclusivamente su prenotazione, a 4 persone per volta accompagnate dal personale di vigilanza del Museo e per un tempo massimo di 15 minuti.

L’accesso è limitato per fasce orarie in modo da intervallare periodi di esposizione alla luce a led a periodi prolungati di buio, utili a far riposare gli schizzi su muro. Durante questo lasso di tempo, saranno monitorati i disegni grazie al fondamentale contributo dell’Opificio delle Pietre Dure al fine di proteggerli e assicurarne tutte le adeguate condizioni conservative, augurandosi così che l’apertura delle stanze segrete di Michelangelo possa essere permanente da ora in poi.

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La scoperta della stanza segreta di Michelangelo a Firenze

È il 1975 quando Paolo Dal Poggetto, allora direttore del Museo delle Cappelle Medicee a Firenze, incarica il restauratore Sabino Giovannoni di fare dei saggi di pulitura in uno stretto corridoio sottostante l’abside della Sagrestia Nuova, ambiente della Basilica di San Lorenzo progettato per ospitare le tombe dei principali esponenti della famiglia dei Medici. In quel periodo, si stava infatti effettuando un sopralluogo preliminare al fine di trovare uno spazio adeguato alla realizzazione di una nuova uscita del museo.

Viene così scoperta una botola sotto un armadio, chiusa e dimenticata fino a quel momento per decenni. Una volta aperta, si trovano dei gradini in pietra che conducono ad una stanza lunga 10 metri, larga 3 e alta al culmine della volta 2 metri e 50. Originariamente era usata come deposito di carbone, e questa è stata la sua funzione fino al 1955 ma, in verità, le sue pareti celavano qualcosa di inaspettato. Durante alcuni lavori, il restauratore ritrova – sotto ben due strati di intonaco – una serie di disegni murali di figura. Molti di questi ultimi – tracciati con bastoncini di legno carbonizzato e sanguigna, di dimensioni varie e in molti casi sovrapposti – sono stati attribuiti dal Poggetto a Michelangelo Buonarroti.

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Stanza segreta
Foto di Francesco Fanfani, courtesy Musei del Bargello

E perché Michelangelo si rifugiò proprio qui?

L’allora direttore Paolo Dal Poggetto ha ipotizzato infatti che l’artista si fosse rifugiato nel piccolo ambiente nel 1530, quando il Priore di San Lorenzo, Giovan Battista Figiovanni, lo nascose dalla vendetta del papa Clemente VII. Quest’ultimo era andato infatti su tutte le furie perché l’artista, nel momento in cui i Medici furono cacciati dalla città, aveva militato come supervisore delle fortificazioni per il breve periodo di governo repubblicano (1527-1530). Dopo circa due mesi – e più precisamente tra la fine di giugno e la fine di ottobre 1530 – ottenuto il perdono della famiglia, Michelangelo tornò finalmente libero e riprese nuovamente i suoi incarichi fiorentini, fino a quando decise di abbandonare la città alla volta di Roma nel lontano 1534.

Viaggio alla scoperta dei suoi disegni

Ed è proprio durante il periodo di “reclusione” che, secondo la tesi di Dal Poggetto, l’artista avrebbe realizzato sui muri della piccola stanza alcuni di questi disegni, ancora oggi oggetto di studio tra gli storici dell’arte. Ecco che sulla parete accanto alla scala compare una figura intera di nudo maschile, e poi ancora due ginocchia e due gambe in primo piano, una figura di Leda in piedi e un profilo di donna. Tutti schizzi che potrebbero riportare alla mente la mano del maestro.

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Ma tra i tanti disegni che compaiono sulle pareti troviamo anche una bozza del progetto della Sagrestia Nuova, le gambe di Giuliano de’ Medici duca di Nemours oppure ancora le citazioni all’antico, per esempio il Lacoonte, e alcuni progetti riferibili ad altre sculture e dipinti. Ci si chiede se effettivamente queste opere siano di Michelangelo oppure no, e forse la riapertura della stanza segreta potrà essere un’occasione importante non solo per cittadini e turisti, ma anche per un più approfondito studio da parte degli studiosi.

Date, orari e prenotazione: come visitare la stanza segreta di Michelangelo a Firenze

Per accedere alla stanza segreta di Michelangelo a Firenze è obbligatoria la prenotazione ad un massimo di 4 persone a gruppo, accompagnati dal personale di vigilanza del Museo fino ad un limite di 100 persone. Le prenotazioni si potranno effettuare da martedì 31 ottobre chiamando il numero 055.294883 oppure visitando il sito di Opera Laboratori, ma le visite si svolgeranno dal 15 novembre fino al 30 marzo 2024, in via preventiva e nell’attesa dei risultati del monitoraggio dei disegni.

Gli orari sono i seguenti: lunedì (ore 15:00, 16:30 e 18:00); mercoledì (ore 09:00, 10:30, 12:00, 13:30, 15:00, 16:30 e 18:00); giovedì (ore 09:00, 10:30, 12:00, 13:30 e 15:00); venerdì (ore 15:00, 16:30 e 18:00) e sabato (ore 09:00, 10:30, 12:00, 13:30, 15:00, 16:30 e 18:00). La permanenza massima all’interno della stanza è di 15 minuti. Si fa presente che per accedere all’ambiente è necessario scendere una stretta e angusta scala: pertanto, il luogo non è accessibile ai disabili e neanche ai minori di 10 anni, sempre per ragioni di sicurezza. Per ulteriori informazioni è possibile consultare anche il sito ufficiale di Musei del Bargello.

Il costo dei biglietti

Il biglietto di ingresso ha un costo di 20,00 euro a persona (2 euro per i ridotti; gratuito per i minori di 18 anni), a cui si vanno ad aggiungere i costi della prenotazione obbligatoria (3 euro) e il prezzo del biglietto di ingresso al Museo delle Cappelle Medicee (10 euro intero, 3 euro ridotto fino al 15 dicembre 2023). Un totale di 30 euro più la prenotazione obbligatoria per i biglietti interi e 5 euro più i 3 euro di prenotazione obbligatoria per i ridotti.

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