L’esposizione, promossa dalla Regione Toscana tramite l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, resterà aperta tutti i giorni (mercoledì escluso) fino all’8 novembre. All’inaugurazione interverranno, fra gli altri, l’assessore toscano alla Cultura Paolo Cocchi, il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, il vice-ambasciatore della Libia in Italia Alì A.E. Ahmed.
“E’ la prima volta che la mostra, nel suo insieme, viene vista in Italia – ha precisato Cocchi – e siamo lieti di poterla ospitare a Firenze nel nome di una cultura della memoria che deve squarciare il pesante velo di silenzio depositato sull’esperienza coloniale del nostro Paese”.
Dopo Firenze la mostra, che dedica particolare attenzione alla violenza che caratterizzò l’avventura libica (4mila morti solo nel 1911 e altri 80 mila nel periodo successivo: si calcola che un decimo dell’intera popolazione libica sia perito) si sposterà in alcune città italiane (iniziando da Bolzano, Merano, Verona, Ancona) mentre la versione anglo-araba volerà a New York e Londra.