Una visita sulle torri panoramiche di Firenze, ma anche tour sulle porte storiche e nelle fortezze, da Torre San Niccolò alla Zecca Vecchia, fino a San Frediano. Con la bella stagione, torna la possibilità di conoscere meglio il patrimonio architettonico cittadino. Dal 25 maggio, grazie alla collaborazione tra il Comune di Firenze e l’Associazione MUS.E, sarà possibile infatti visitare alcuni luoghi da cui poter godere di una vista inedita e dove approfondire la storia dello sviluppo urbanistico fiorentino.
Il calendario delle visite a torri, porte e fortezze di Firenze
Si inizia il weekend del 25 e 26 maggio con Porta San Frediano, che accoglierà i visitatori tutti i sabati e le domeniche fino al 30 settembre dalle 17 alle 20 ogni mezz’ora, in collaborazione con i volontari della Fondazione “Angeli del Bello”, i quali offriranno al pubblico un piccolo approfondimento sulle bellezze e la cura della città. Nello stesso periodo sarà possibile anche visitare la Torre della Zecca e Torre San Niccolò, quest’ultima appena ristrutturata, dal venerdì alla domenica nella stesa fascia oraria, anch’essi con ingressi ogni mezz’ora.
A questi eventi inoltre, in collaborazione con Firenze Fiera, si aggiungono le visite anche alla Fortezza da Basso in tre date: sabato 27 luglio, sabato 24 agosto e sabato 14 settembre, dalle 16 alle 18. Le visite alle porte, torri e alla Fortezza sono fruibili a partire dagli 8 anni di età: il biglietto ha un costo di 6 euro (8 per la Fortezza), accesso gratuito per i possessori della Card del Fiorentino. Per informazioni e prenotazioni: 055276822, [email protected], www.musefirenze.it.
La storia delle mura e delle porte di Firenze
Tra fine Duecento e inizio Trecento, a Firenze venne costruita un’imponente cinta muraria a difesa del tessuto urbano per un perimetro di circa 8 chilometri, scandito da una serie di porte e torri. Nella seconda metà dell’Ottocento le mura vennero in gran parte abbattute. Fu risparmiata però la parte che si estendeva in Oltrarno, che in questi anni è stata interessata da un piano di valorizzazione da parte dell’Amministrazione comunale con la riapertura alle visite di molti di questi luoghi, in sintonia con i princìpi UNESCO e con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.