Ogni utente avrà la possibilità di dire la propria sull’argomento lasciando un messagio, un commentare, proponendo idee e inviando foto mentre gusta l’acqua dal rubinetto. L’acqua del rubinetto è comoda, perché si trova già nelle case, di qualità, grazie ai controlli ai quali è sottoposta quotidianamente, rispettosa dell’ambiente, perché non implica i costi di imbottigliamento e trasporto che ha la minerale, e, soprattutto, conviene: calcolando un prezzo medio di 2,40 euro per una confezione di sei bottiglie e ipotizzando l’acquisto di due confezioni alla settimana, alla fine dell’anno una famiglia avrà speso 250 euro. La stessa quantità d’acqua di rubinetto costa meno di 2 euro. Un‘applicazione del sito permetterà di calcolare il risparmio annuo in base ai propri consumi abituali.
“I dati – spiega il Presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis – ci dicono che nella nostra area la tendenza a bere regolarmente l’acqua ‘del sindaco’ è passata dal 21% del 2004 al 37% di oggi. Se aggiungiamo la percentuale di chi la beve solo saltuariamente ci fermiamo al 61%. Questo significa che il 40% non la beve mai per pregiudizi, ed un’errata percezione di una minore salubrità dell’acqua degli acquedotti e per comportamenti indotti da un bombardamento pubblicitario da 200 milioni l’anno. La Toscana -prosegue D’angelis – è all’ultimo posto tra le Regioni europee per consumo di acqua del rubinetto e l’Italia al terzo posto nel mondo per maggiori consumi di acque imbottigliate, dopo Emirati Arabi e Messico, non paragonabili per risorse idriche disponibili! Per noi l’obiettivo concreto è portare, entro il 2013, almeno il 60% degli utenti a bere acqua di casa quotidianamente“.