martedì, 16 Aprile 2024
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”Adotta un incrocio”, per una strada più sicura

Presentato in Palazzo Vecchio il progetto per la sicurezza stradale "Adotta un incrocio", dove le situazioni pericolose verranno segnalate dai cittadini.

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Un’adozione in tutta sicurezza.

IL PROGETTO. Vedete incroci stradali o rotatorie pericolose, attraversamenti pedonali o piste ciclabili poco sicure? Da oggi saranno i cittadini a segnalarli con il progetto di sicurezza stradale “Adotta un  incrocio” promosso da Palazzo Vecchio.

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CITTADINI PROTAGONISTI. Basta compilare il questionario predisposto dal sindacato nazionale agenti di assicurazione insieme all’Università di Firenze che entro pochi giorni sarà reso disponibile. I dati raccolti verranno elaborati tecnicamente grazie alle competenze scientifiche fornite dall’università e poi resi noti.

”INIZIATIVA CONCRETA”. Il progetto “Adotta un incrocio” è stato presentato questa mattina in Palazzo Vecchio dal presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani insieme a Marco Del Medico presidente dello S.N.A e ai professori Marco Pierini ed Enrichetta Giannetti dell’ateneo fiorentino. “Si tratta – ha detto Giani- di un’iniziativa concreta per la sicurezza stradale, un’iniziativa che coinvolge direttamente in modo strutturale i cittadini, le cui segnalazioni verranno sistematicamente analizzate e raccolte con metodo scientifico. In Italia siamo ancora molto indietro sul tema della sicurezza stradale. Basta vedere i morti sulle strade. Vanno benissimo le campagne che aiutano a sensibilizzare, ma è anche importante raccogliere dati che nascono dall’esperienza concreta ed individuale di ciascuno di noi”.

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LE MULTE. E sulla questione destinazione dei proventi delle multe, Giani ha sottolineato che il Consiglio comunale si farà garante del rispetto dell’articolo 208 del codice della strada, ricordato anche ultimamente dalla Corte dei Conti riguardo al bilancio di previsione, che destina appunto le entrate derivate dalle sanzioni al miglioramento della sicurezza stradale, alla manutenzione delle strade di proprietà dell’ente, all’installazione, all’ ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale, alla sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi ad hoc.

LA RACCOLTA. La raccolta dati comincerà in questi giorni e durerà qualche mese, durante i quali i due dipartimenti universitari coinvolti si occuperanno dell’analisi statistica dei dati raccolti, della loro correlazione con i dati sugli incidenti e della loro utilizzazione ai fini della prevenzione.

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