Nuovo capitolo nella lotta alla proliferazione degli Airbnb in città: il Comune di Firenze stringe ancora le maglie intorno agli affitti brevi turistici e vara un regolamento con norme e limiti, che si applicheranno anche alle vecchie locazioni. Si va dallo stop alle “mini-case”, per garantire agli ospiti spazi vivibili, alle norme di sicurezza come estintori e rilevatori di monossido di carbonio, fino alle istruzioni per la raccolta differenziata e a un registro comunale con autorizzazioni valide 5 anni. Le nuove regole per gli affitti brevi, approvate dalla giunta, non sono ancora operative, perché dovranno passare al vaglio del Consiglio comunale di Firenze. Dopodiché scatteranno controlli e multe.
La sindaca Sara Funaro ha annunciato una task force per le verifiche e una collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, che mapperà la città e individuerà eventuali zone fuori dal centro dove estendere il blocco a nuove locazioni turistiche. Il regolamento non si applicherà a chi affitta stanze nella casa in cui abita e ha la residenza, mentre è prevista una deroga di 3 anni per gli immobili già regolarmente destinati a locazioni turistiche brevi nel 2024.
Le regole per gli Airbnb a Firenze e cosa si rischia
“Abbiamo sempre detto che lavoriamo per una città che sia vivibile – ha detto Funaro -, che abbia un turismo sostenibile e di qualità e un’attrattività per i residenti, che sia a misura di cittadini e fiorentini. Stiamo lavorando in questa direzione con tante misure, abbiamo iniziato un percorso per la regolamentazione degli affitti turistici brevi: c’è stato un primo step con il Poc e con lo stop agli affitti turistici nell’area Unesco, e oggi, grazie alla legge regionale sul turismo, possiamo intervenire con altre misure”.
Nel regolamento sugli affitti brevi, la giunta comunale di Firenze conferma il blocco di nuovi Airbnb nell’area UNESCO, ossia nel “cuore” del centro storico. Viene poi prevista l’istituzione dell’obbligo di registrazione in un elenco comunale delle locazioni turistiche, con autorizzazioni di 5 anni che decadranno in caso di vendita dell’immobile o per violazioni delle regole alla terza irregolarità riscontrata, come lo sfruttamento di lavoro al nero, l’inattività superiore a 12 mesi o il mancato pagamento della tassa di soggiorno. Una deroga di tre anni all’autorizzazione riguarda gli immobili già destinati al turistico ricettivo nel 2024.
“Con l’istituzione del registro comunale avremo un quadro reale e sempre aggiornato, che porterà all’emersione del sommerso e all’agevolazione di un sistema sempre più efficace dei controlli – ha detto l’assessore al Turismo e allo Sviluppo economico Jacopo Vicini – Contiamo di ottenere un contenimento nell’immediato della crescita del fenomeno, con un’inversione del trend nei tre anni”. Sarà istituita una task force, composta da agenti della Polizia Municipale e dei tecnici del Comune, dedicata esclusivamente ai controlli sul rispetto delle regole nelle attività di locazione turistica breve. Le multe andranno da 1.000 a 10.000 euro.
Cosa prevede il regolamento del Comune di Firenze sugli affitti brevi
Lungo l’elenco dei requisiti di superficie per i luoghi che vengono dati in affitto ai turisti, stabiliti dal regolamento urbanistico del 2015 e ora ribaditi: gli alloggi dovranno essere grandi dai 28 metri quadrati in su con camere singole di almeno 9 mq e doppie di 14 mq. E poi cucine abitabili di minimo 9 mq e bagni grandi almeno 2 metri quadrati e mezzo con una larghezza minima di 1,20 metri.
Vengono poi ribadite le norme nazionali, come l’esposizione del CIN, il Codice Identificativo Nazionale rilasciato dal Ministero del Turismo. Le abitazioni dovranno avere rilevatori di monossido di carbonio ed estintori. Tra le novità l’obbligo di rendere disponibile in ogni alloggio istruzioni multilingue per la raccolta differenziata, con sacchetti e dispositivi per buttare via i rifiuti, oltre a un vademecum sui buoni comportamenti da tenere nello stabile (quiete, pulizia delle scale e degli ascensori), su trasporto pubblico, parcheggi e Ztl.
Quando entrerà in vigore il nuovo regolamento
Per diventare operativo, il regolamento sugli affitti brevi dovrà essere approvato in Consiglio comunale: l’ipotesi è far arrivare il testo in aula il 29 aprile o il 5 maggio, per far entrare in vigore le nuove regole intorno a metà maggio. Una volta ricevuto l’ok del Salone dei Duecento, scatteranno i controlli. Chi ha iniziato l’attività dal 1° gennaio 2025 in poi dovrà dotarsi dell’autorizzazione, mentre chi affittava già nel 2024 avrà 3 anni per mettersi in regola.
Bisogna dire che questa misura è stata resa possibile dal Testo unico regionale del Turismo (qui il testo pdf), impugnato dal governo davanti alla Corte costituzionale. In attesa della sentenza, Regione e Comune però tirano dritto.