venerdì, 22 Novembre 2024
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Affitti, coronavirus: cosa prevede il decreto salva economia

No allo stop degli affitti, ma un meccanismo "taglia tasse" per i negozi chiusi nei giorni dell'emergenza

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Nessuna sospensione, al momento, per gli affitti delle abitazioni a seguito dell’emergenza coronavirus, ma un meccanismo di “sconto sulle tasse” per i negozi e le botteghe, che coprirà più della metà del canone di locazione del mese di marzo: è quanto prevede la bozza del decreto salva economia del 15 marzo, in via di discussione da parte del governo.

Il decreto e il “bonus” affitti per l’emergenza coronavirus

Nella bozza del decreto, che è quindi suscettibile di modifiche, sul fronte degli affitti sono previsti fondi solo per i soggetti che esercitano attività d’impresa: a loro viene riconosciuto un credito di imposta del 60% dell’ammontare del canone di affitto del mese di marzo 2020, per gli immobili che sono classificati nella categoria catastale C/1 (ossia negozi e botteghe).

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Questo meccanismo di credito d’imposta sugli affitti potrà essere richiesto però solo dai negozi per cui è stata disposta la chiusura con il decreto dell’11 marzo. In questa lista non rientrano ad esempio supermercati, negozi alimentari, farmacie, tabaccherie, edicole e tutte quelle attività commerciali rimaste aperte nelle settimane dell’emergenza coronavirus perché ritenute di pubblica utilità o di prima necessità.

Non solo affitti: sospensione mutui e bonus tasse, le altre misure del decreto fiscale

Il decreto in discussione da parte del governo prevede inoltre misure salva economia, ad esempio la sospensione dei mutui sulla prima casa, un premio di 100 euro per chi ha lavorato durante l’emergenza coronavirus, un bonus da 500 euro per le partite IVA il congedo parentale straordinario e voucher baby sitter.

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