Sono terminati domenica 4 marzo i saldi invernali in Toscana, iniziati lo scorso 5 gennaio. Già nell’ultimo weekend gli affezionati dello shopping hanno potuto vedere molte attività, complice anche il clima particolarmente mite, rivoluzionare le proprie vetrine, riponendo i cartelli “saldi” ed esponendo le anteprime primavera 2012.
SALDI POST-LIBERALIZZAZIONE. Quelli di quest’inverno sono stati anche i primi saldi “post-liberalizzazione”, ovvero i primi saldi effettuati in uno stato di complessiva deregolamentazione dell’orario di vendita, soprattutto per quanto concerne le apertura domenicali. “Ebbene – tiene a precisare Franco Frandi, presidente provinciale Fismo Confesercenti – i risultati non sono granché confortanti, almeno sul nostro territorio: si parla, infatti, di un calo di oltre il 5% rispetto allo scorso anno, con risultati particolarmente negativi in alcune realtà della Provincia”.
“CRISI MA NON SOLO”. “Risultato – continua Frandi – dovuto, certo, alla crisi economica che intacca pesantemente le possibilità di spesa dei nuclei familiari, ma anche, in modo non trascurabile, alle maggiori aperture domenicali ‘concesse’, dal 1° gennaio scorso, alla grande distribuzione organizzata”.
EQUILIBRIO. “Oggi più che mai – conclude il presidente provinciale Fismo Confesercenti – restiamo dell’opinione che anche i saldi, come più generalmente il mondo del commercio, necessitino non di ulteriori provvedimenti di deregulation ma, al contrario, di poche norme, ma certe, vincolanti e soprattutto orientate all’equilibrio tra grande distribuzione organizzata e commercio tradizionale di vicinato”.