martedì, 5 Novembre 2024
- Pubblicità -
HomeSezioniCronaca & PoliticaCoronavirus: bonus affitto del Comune...

Coronavirus: bonus affitto del Comune di Firenze, come fare domanda

In arrivo fondi per le famiglie in difficoltà che non riescono a pagare l'affitto di casa, a causa dell'emergenza Covid-19

-

- Pubblicità -

Al via le procedure per fare domanda del bonus affitto che il Comune di Firenze riconoscerà ai cittadini in situazioni di difficoltà a seguito dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus Covid-19: si tratta di un contributo straordinario che coprirà la metà del canone di locazione per tre mesi, da primo di aprile in poi.

Il bando del Comune arriva pochi giorni dopo la delibera della Regione Toscana dedicata al sostegno agli affitti, che ha definito i criteri con cui saranno assegnati i fondi a chi ne farà richiesta.

- Pubblicità -

Comune di Firenze, bonus affitto coronavirus: come funziona e come richiederlo

L’avviso per il sostegno straordinario all’affitto, in seguito all’emergenza coronavirus, verrà pubblicato venerdì 17 aprile sul sito del Comune di Firenze e sarà possibile fare domanda del bonus (una per nucleo familiare) dalle ore 9.00 di lunedì 20 aprile fino a domenica 10 maggio 2020. Per richiederlo sarà necessario seguire una procedura online, accedendo al portale dei servizi fiorentini con le credenziali Spid oppure con la tessera sanitaria elettronica / la carta d’identità elettronica (anche con la app CIE ID e senza lettore per computer) o ancora con username e password rilasciate dal Comune.

Ecco come funziona il contributo: il bonus erogato dal Comune di Firenze coprirà fino alla metà dell’affitto di casa, ma non potrà superare i 300 euro al mese, per 3 mensilità a partire da aprile 2020. Ad esempio se il canone di locazione mensile è di mille euro, questo aiuto economico coprirà al massimo 300 euro ogni mese.

- Pubblicità -

Contributo per gli affitti, a chi spetta e i requisiti per fare domanda

Il bonus affitti Covid-19 spetta ai residenti nel Comune di Firenze, lavoratori dipendenti e autonomi, che a causa dell’emergenza coronavirus abbiano perso il posto, sospeso l’attività o ridotto la propria occupazione. È possibile richiederlo per la casa in cui si ha la residenza anagrafica, sul territorio comunale fiorentino, con regolare contratto di locazione. Ecco in dettaglio i requisiti economici:

  • il reddito Isee della famiglia non deve essere superiore a 28.684,36 euro
  • il calo del proprio reddito deve essere di almeno il 30% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per cause riconducibili al coronavirus.

Il contributo riguarda sia i lavoratori dipendenti a tempo determinato o indeterminato (ad esempio per riduzione dell’orario o per cassa integrazione), sia i lavoratori autonomi (in particolare quelli che non rientrano nei codici ATECO che sono autorizzati a restare aperti).

Come funzionano i buoni spesa del Comune di Firenze e come averli

- Pubblicità -

Il sostegno straordinario per il canone di locazione non spetta a chi abita nelle case popolari (alloggi di edilizia residenziale pubblica), per cui sono state già previste altre forme di sostegno, e non è cumulabile con il bonus Giovanisì per l’autonomia abitativa delle nuove generazioni. Inoltre sono escluse le famiglie proprietarie di case abbastanza grandi da ospitare il nucleo familiare, nel raggio di 50 chilometri dalla residenza.

Bonus affitti Firenze, graduatoria e documenti necessari

Per fare domanda del bonus servono questi documenti: copia del contratto di affitto, documentazione della riduzione del reddito (dal 31 gennaio 2020 e quella dei primi tre mesi dell’anno scorso, se disponibile), eventuale certificazione di invalidità pari o superiore al 67% e dichiarazione Isee o Dsu (dichiarazione sostituiva unica da compilare anche online sul sito dell’Inps).

Una volta verificate le richieste il Comune di Firenze stilerà una graduatoria per assegnare il bonus affitto straordinario per l’emergenza coronavirus, in base al valore Isee e alla presenza di minorenni e di invalidi. Per quanto riguarda invece gli affitti dei negozi, il governo con il decreto Cura Italia ha previsto un meccanismo di credito di imposta.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -