Il caro energia a Firenze è sempre più una tematica attuale, che coinvolge tutti: imprese, famiglie, società sportive. Il lavoro in generale, tanto che a Palazzo Vecchio avanza l’ipotesi dello smart working il venerdì per i dipendenti del Comune e anche quella di ottimizzare l’uso dei lampioni, in modo da risparmiare sui costi.
Il caro energia a Firenze: meno lampioni accesi
A provare a fare chiarezza è stato il sindaco di Firenze Dario Nardella che si è detto preoccupato per il momento attuale. E’ al vaglio un pacchetto di misure per contrastare il caro energia a Firenze che, ha spiegato il primo cittadino, prevederà una leggera razionalizzazione dell’intensità dell’illuminazione pubblica. Non sarà spenta però verranno ridotti i lampioni accesi. Senza impatti sulla sicurezza stradale, ed è importante sottolinearlo. Verrà poi modulata l’intensità delle luci a led, in modo da poter avere un risparmio in termini economici.
Allo studio regole per i negozi
Tra le proposte vagliate da Nardella per il contrasto del caro energia a Firenze anche quella sui negozi. “Stiamo valutando – ha detto -. anche con le associazioni di commercio con l’assessore Giorgio eventuali misure che possono riguardare lo spegnimento dei negozi quando sono chiusi in piena notte, laddove c’è una sufficiente, adeguata illuminazione pubblica per non abbassare anche qui la guardia rispetto alla sicurezza”. Inoltre si pensa a imporre la chiusura delle porte quando è in funzione il riscaldamento, come già previsto durante l’estate per l’aria condizionata.
Lo smart working il venerdì per far fronte al caro energia
C’è poi la misura dello smart working: l’intenzione è procedere con la misura del lavoro agile il venerdì per gli uffici comunali e forse anche per la Città metropolitana di Firenze. In questo modo si potrà avere un grande vantaggio in termine energetico. L’obiettivo, ha spiegato Nardella, “è non aumentare le ore di smart working ma se le concentriamo il venerdì possiamo chiudere molti uffici e quindi risparmiare elettricità sia sull’illuminazione che sul riscaldamento”. La sensazione è che la questione sul caro energia a Firenze sia solo all’inizio.