Se avete un bancomat particolare dovete fare attenzione al contactless, per non rischiare che sull’app IO manchino transazioni valide per l’extra cashback di Stato. Anche chi ha carte di credito o prepagate, non è al riparo da passi falsi, se si è scordato di attivare la card. E poi attenzione agli aggiornamenti. Ecco 3 errori da evitare quando si aderisce al cashback: cosa non fare, se si vuole portare a casa il rimborso del 10% senza problemi, già a partire dagli acquisti di Natale.
Cosa non fare: attivare il cashback sull’app IO, ma non il bancomat o la carta di credito
È uno degli intoppi più spiacevoli in cui si può incorrere. Essere sicuri di aver aderito al cashback, fare acquisti e poi scoprire che non ci sono transazioni valide perché ci siamo scordati di attivare sull’app IO la carta, che sia Bancomat, Bancoposta, carta di debito, di credito o prepagata. L’applicazione permette infatti di registrare e inserire una o più carte elettroniche (qui quelle con cui si può pagare), ma prima di iniziare a fare acquisti nei negozi fisici per accumulare transazioni valide bisogna controllare di aver attivato il cashback di Stato per ogni metodo di pagamento.
Nella schermata dell’app IO dedicata al cashback sono visualizzate le carte registrate dall’utente con accanto un “pallino” che permette di attivare o meno il cashback su quel singolo metodo di pagamento. Se non trasciniamo l’icona verso destra, le operazioni fatte con quella determinata carta non concorrono al rimborso del cashabck.
Andare nel panico se l’app IO non si aggiorna e non carica le transazioni valide
Per ottenere il rimborso del 10%, fino a un massimo di 150 euro, è necessario fare almeno 10 transazioni valide con carte elettroniche entro il 31 dicembre 2020 (qui cosa si può comprare e pagare, dal pane alle bollette): il cashback di Natale non è retroattivo, ma parte dal momento in cui si attiva la carta sull’app IO. Per questo, una cosa da fare è controllare periodicamente il numero di operazioni che concorrono all’extra cashback. Ma senza cadere nel panico se mancano le transazioni del giorno stesso o di due giorni prima.
L’app IO infatti non si aggiorna subito con le transazioni valide, ma in genere è necessario almeno un giorno per visualizzare la lista delle operazioni. Questo tempo si può allungare ancora, fino a tre giorni, se i pagamenti con carte elettroniche vengono fatti nel weekend, nei giorni prefestivi, come il sabato, o nei festivi. I circuiti aderenti sono quelli più diffusi, ma è buona abitudine chiedere prima in negozio se il sistema di pagamenti elettronici a cui si appoggia l’esercente è abilitato al cashback. Cosa deve fare il commerciante per aderire al cashback? Deve chiedere al fornitore del POS o del lettore delle carte se il circuito bancario è convenzionato (i cosiddetti “Acquirer convenzionati“) .
Gli errori: non informarsi se il cashback funziona per i pagamenti contactless del proprio Bancomat
Esiste però un caso specifico in cui effettivamente dalla lista mancano delle transazioni valide per il cashback, in particolare quelle fatte con pagamenti contactless, ossia avvicinando il bancomat al lettore. PagoPA, la società che gestisce la piattaforma del programma cashback, ha reso noto che si stanno rilevando errori e problemi legati a tipi particolari di carte elettroniche, quelle che hanno un doppio circuito (ossia un doppio simbolo sulla card) PagoBancomat + Maestro oppure PagoBancomat + V-Pay e che nell’app IO risultano utilizzabili solo come PagoBancomat e non come carta di credito, debito o prepagata.
Ebbene se con queste carte – chiamate in gergo co-badge – si paga avvicinandole al lettore, è possibile che non vengono conteggiate nell’applicazione le relative transazioni. Questo problema si risolvere in due modi: pagando inserendo la carta e mettendo il PIN (quindi senza contactless) oppure usando le applicazioni convenzionate con il cashback messe a disposizione da diversi circuiti bancari, per esempio Bancomat Pay, App BancoPosta delle Poste Italiane ed Enel X Pay (qui l’elenco completo). Questo problema, ha annunciato PagoPA sarà risolto con l’aggiornamento dell’app IO di gennaio, quando entrerà a regime il piano di rimborsi. Il piano cashless infatti continuerà anche il prossimo anno.