Catturato un altro topo d’appartamenti: a inchiodarlo sono state le impronte digitali.
IL FURTO. Il malvivente è così finito a Sollicciano, dopo essere stato catturato nell’empolese dalla Squadra Mobile di Firenze e dal Commissariato di zona. Si tratta di un georgiano di 26 anni, nei cui confronti il Tribunale di Firenze aveva emesso un ordine di cattura perché ritenuto responsabile di un furto avvenuto un’abitazione di via Inghirami, a Firenze, il 5 luglio scorso.
IMPRONTE. Quel giorno, la figlia 21enne della padrona di casa, mentre si trovava in camera sua, era stata svegliata da alcuni rumori. Affacciatasi in corridoio, si era trovata di fronte due uomini che, alla sua vista, si erano dati alla fuga, non prima però di aver arraffato qualche migliaio di euro in gioielli. Volanti e Polizia Scientifica avevano fatto un accurato sopralluogo, trovando un paio di impronte digitali su una scatola maneggiata dai malviventi.
LE INDAGINI. Successivamente, la Sezione Reati contro il Patrimonio era riuscita ad abbinare quelle impronte al nome di un uomo già schedato dopo un suo precedente arresto (sempre per furto in appartamento) avvenuto nel marzo 2010. L’uomo, nullafacente e senza fissa dimora, è stato preso dagli inquirenti dopo alcune ricerche che, venerdì scotrso, hanno portato al suo rifugio in via Marchetti a Empoli gli agenti della Questura di Firenze e del locale Commissariato. Durante la perquisizione sono stati trovati altri oggetti e monili in oro di dubbia provenienza, per i quali continuano le indagini della Mobile, a caccia anche del complice dell’arrestato.