No a CasaPound nelle scuole: così il dibattito elettorale tra i candidati sindaco è stato annullato. L’istituto tecnico Marco Polo di Firenze aveva organizzato per il 23 maggio uno degli ultimi incontri prima delle elezioni comunali del 26 maggio, invitando tutti i 9 candidati (che già si sono confrontati insieme in dibattiti pubblici) a parlare di fronte agli studenti diciottenni della scuola.
Le polemiche
Dopo le polemiche dell’anno scorso per un’iniziativa simile, sempre a causa della presenza di Casa Pound, la scuola questa volta aveva pensato non a un confronto diretto ma a incontri individuali con studenti e insegnanti “che evitassero polemiche legate alla compresenza”. I candidati, informati della formula e della presenza di tutti i candidati, avevano accettato tutti. Negli ultimi giorni però, dopo l’appello, in un lettera aperta da parte della Cgil a non partecipare al dibattito, sono arrivate le prime rinunce: quella di Dario Nardella (del centrosinistra) e di Antonella Bundu (sinistra). Così il preside del Marco Polo Ludovico Arte ha annullato l’iniziativa.
Nardella e Bundu: “Non andremo”
“Non possiamo chiudere gli occhi davanti agli atteggiamenti fascisti e razzisti dei militanti di CasaPound a Casal Bruciato né possiamo tapparci le orecchie rispetto alla definizione di cittadinanza per discendenza che il candidato fiorentino di CasaPound ha dato all’ultimo confronto, parole che rievocano le discriminazioni di razza” ha detto Nardella. “Noi siamo antifascisti e non andremo al dibattito alla scuola Marco Polo” ha scritto Bundu su Facebook. “Il fascismo non è un’opinione ma un crimine, e riteniamo che organizzare un incontro del genere in una scuola sia particolarmente grave. Le tribune politiche normate per legge prevedono spazi per tutte le liste. Nelle scuole invece si operano delle scelte, così come è stato fatto al Salone del Libro. I fascisti nelle scuole di questi tempi sono pericolosi.”
De Blasi: “Tutti sono autorizzati al confronto”
Si dice invece rammaricato Roberto De Blasi, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. “Sinceramente mi avrebbe fatto molto piacere incontrare i ragazzi dell’Istituto Tecnico per il Turismo. Costringendo l’Istituto all’annullamento a causa del ritiro di alcuni candidati, non solo si perde la possibilità di un confronto con le giovani generazioni ma ci si preclude anche la possibilità di un confronto sulle tematiche del turismo, settore fondamentale in una città da 15 milioni di presenze all’anno. In una democrazia tutti i candidati Sindaco sono autorizzati al confronto.”
La scuola annulla l’iniziativa
La scuola difende la sua scelta: “In occasione delle elezioni, il confronto tra tutti i candidati è la cosa più democratica e civile che possa fare una scuola per consentire a studenti e docenti di essere informati ed effettuare una scelta libera e consapevole”. Ma dopo le rinunce di Antonella Bundu e Dario Nardella “ci troviamo costretti ad annullare l’iniziativa e l’invito a tutti gli altri candidati perché, mancando i rappresentanti di un’ampia area politica, vengono meno le condizioni di equa rappresentanza di tutte le forze politiche. Dispiace soprattutto per gli studenti, che hanno più volte chiesto un’iniziativa di informazione elettorale. Nei prossimi giorni valuteremo altre forme per realizzarla” replica il dirigente Ludovico Arte.
La risposta di Casa Pound
La risposta di Casa Pound dopo l’annullamento del dibattito in vista delle elezioni comunali non si è fatta attendere: “I candidati a sindaco che hanno deciso di sottrarsi al dibattito all’Itt Marco Polo, perché sarebbe stato presente il sottoscritto, offendono gli studenti e dimostrano di non avere argomenti”, ha affermato il candidato Saverio Di Giulio.