giovedì, 25 Aprile 2024
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Cibo, basta sprechi: Firenze firma la Carta anti-sperpero

Palazzo Vecchio aderisce alla Carta Spreco Zero, il decalogo di buone pratiche contro gli sprechi alimentari, idrici ed energetici già sottoscritto da mille Comuni d'Italia. Renzi: Un miliardo di persone malnutrite, 20 mila muoiono di fame ogni giorno, fermiamo questo scandalo atroce.

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Guerra agli sprechi di cibo, allo sperpero di acqua e risorse energetiche.

GUERRA AGLI SPRECHI. A dichiararla è il Comune di Firenze, che stamani ha sottoscritto la Carta Spreco Zero, il decalogo di buone pratiche contro gli sprechi alimentari e non solo, finroa abbracciato da oltre mille Comuni italiani, fra i quali Milano, Torino, Bologna, Venezia e Trieste.

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CARTA SPRECO ZERO. Nata un anno fa per iniziativa di Last Minute Market, spin-off dell’Università di Bologna da un decennio impegnata nel recupero dei beni invenduti a favore di enti caritativi, la Carta, lanciata nell’ambito della campagna europea ‘Un anno contro lo spreco’, impegna i sindaci a recuperare a livello locale i prodotti rimasti invenduti e scartati lungo la filiera agroalimentare per redistribuirli gratuitamente a categorie di cittadini svantaggiati. Un’attività che Firenze già conosce bene, grazie al progetto Spesa solidale, con cui dal 2011, in collaborazione coi grossisti della Mercafir, dona alle famiglie bisognose frutti ed ortaggi del mercato di Novoli rimasti invenduti pur essendo buoni da consumare. Con la Carta, l’attività di recupero – e di solidarietà – si potenzia. E viene affiancata da corsi di educazione alimentare, di economia ed ecologia domestica per rendere il consumatore consapevole degli sprechi di cibo, acqua ed energia.

”MORIRE DI FAME SCANDALO ATROCE”. ”“Questa firma – afferma il sindaco  Renzi – è molto significativa perché permette di compiere una vera e propria operazione culturale contro gli sprechi, in primis quello alimentare, che sono una delle più grandi ingiustizie del nostro tempo. E’ una vergogna che il Pianeta produca cibo per 12 miliardi di persone contro i sette miliardi di abitanti e ogni giorno 20 mila persone muoiano nell’indifferenza e un miliardo e mezzo siano malnutriti. Nessuno ha una bacchetta magica ma è un dovere della politica combattere contro questa ingiustizia”, un vero e proprio ”scandalo atroce”, come lo definisce anche dalla sua  pagina Facebook. “A Firenze – ha aggiunto – ci stiamo già dando da fare: abbiamo investito in raccolta differenziata e adesso siamo al 48% anche se non ci basta. Facciamo molta educazione nelle scuole. Con la Mercafir, la società che distribuisce merci agroalimentari all’ingrosso, recuperiamo 260 tonnellate di cibo per aiutare 500 famiglie bisognose al giorno. Adesso, grazie a questo progetto al quale hanno già aderito un migliaio di amministratori in Italia, riusciremo a dare gambe e metodo alle nostre iniziative e a razionalizzarle, in modo da superare le singole sensibilità del sindaco o degli assessori e da ‘copiare’ da altre realtà buone pratiche e idee, dando contemporaneamente un messaggio forte ai cittadini e invitandoli a riflettere sulla cultura del cibo e delle risorse”.

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BUONE PRATICHE. Alla firma erano presenti il presidente di Last Minute Market Andrea Segre’ e il sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti, coordinatore del progetto sprecozero.net, la rete dei sindaci che hanno aderito a Carta Spreco Zero. “La firma del sindaco Renzi e l’adesione del Comune di Firenze sono un prezioso sostegno alla Carta Spreco Zero, ad oggi sottoscritta da centinaia di Comuni italiani che si ritroveranno a fine settembre a Trieste, dove l’iniziativa è partita un anno fa – ha spiegato il presidente di Last Minute Market Andrea Segrè, promotore della campagna europea ‘Un anno contro lo spreco’ – In meno di dodici mesi siamo diventati la rete e il movimento europeo più solido e importante, in Europa, per promuovere e attuare concretamente politiche di lotta agli sprechi idrici ed energetici, ma non solo. In attesa di segnali ufficiali dall’Europa e dalla Commissione, Sprecozero.net sarà riferimento primario e quotidiano per i Comuni italiani, garantendo a tutti gli associati servizi, consulenze e un sistema di coordinamento operativo per l’attuazione delle buone pratiche e di politiche nel segno della sostenibilità”. “E’ un motivo d’orgoglio per me e per la comunità di Sasso Marconi poter indossare i panni di promotori e coordinatori di questo network – afferma Stefano Mazzetti, primo cittadino di Sasso Marconi -. Da una parte siamo riusciti ad intercettare un’effettiva esigenza di molte Amministrazioni locali ma, dall’altra, devo molto ai miei concittadini che hanno recepito e sostenuto le politiche ambientali avviate nella nostra città. La credibilità e l’autorevolezza dei nostri partner rappresentano una garanzia di qualità e competenza in questo senso e, se non sarà semplice per una piccola realtà come la nostra sostenere il peso di una grande impresa come SprecoZero.Net, l’entusiasmo dei sindaci coinvolti (tanti) e la convinzione di fare la cosa giusta, ci daranno l’energia giusta per raccogliere e portare avanti questa avventura”.

SPERPERO IN NUMERI. Sprecozero.net, con sede a Sasso Marconi, si propone di mettere in rete tutte le best practice in politiche anti-spreco attraverso la scambio di consigli, modulistica e istruzioni pratiche per non perdere tempo e per non commettere errori. La rete agirà prevalentemente su quattro grandi aree di intervento: acqua, energia, rifiuti e mobilità.
Nel mondo si spreca più di un terzo del cibo che viene prodotto. Tanto che se si potessero recuperare tutte le perdite e gli scarti, si potrebbe dare da mangiare, per un anno intero, a metà dell’attuale popolazione mondiale: 3,5 miliardi di persone. Lo spreco alimentare riguarda tutti i passaggi che portano gli alimenti dal campo alla tavola e colpisce indistintamente tutti i Paesi. L’Unione Europea, con 180 kg pro capite e l’Italia con 149 kg pro capite, risultano sopra la media dei paesi sviluppati. Nei Paesi più ‘ricchi’ la parte preponderante degli sprechi alimentari avviene a livello domestico, e almeno il 60% di questo spreco potrebbe essere evitato. In Italia il 42% del totale degli sprechi (76 kg pro capite per anno) si materializza all’interno delle mura domestiche: si tratta, in peso, del 25% della spesa. La parte del leone è tutta a livello domestico e rappresenta lo 0,96% del pil.

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Le altre iniziative: Quintali di frutta per gli anziani: da giovedì via alla consegna Detenuti-gelatai con la frutta della Mercafir

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