Il congresso, presentato oggi in Palazzo Vecchio dall’assessore alle politiche socio-sanitarie Stefania Saccardi e dal comitato organizzatore italiano, è il risultato della collaborazione tra le due più importanti istituzioni internazionali per le patologie dello scheletro: la International osteoporosis foundation, presieduta dalla regina Ranja di Giordania, e la European society for clinical and economic aspects of osteoporosis and osteoarthritis.
“Se Iof ed Esceo hanno scelto di riunirsi a Firenze – spiega la presidente del comitato Maria Luisa Brandi, docente di endocrinologia all’Università di FIrenze – è per sottolineare l’eccellenza degli studi in corso da anni in questa città, che già oggi è la capitale italiana della ricerca sulle malattie delle ossa: ha uomini e know how, qui hanno sede alcune delle principali società scientifiche e fondazioni che operano a sostegno della ricerca”. “Firenze – ha aggiunto Brandi – offre dunque il contesto ottimale per un grande Centro specialistico pubblico, che si proponga da modello per la ricerca sui nuovi farmaci in un’area che le multinazionali trascurano per mancanza di incentivi economici. Di fatto, per le malattie rare dell’osso non esistono cure e investire in questo settore acquista perciò un doppio supervalore umanitario e scientifico. Per questo motivo chiediamo alle istituzioni la massima attenzione e disponibilità”.