Se in molte regioni è scattato lo stop agli spostamenti durante la notte con il ritorno dell’autocertificazione, il coprifuoco in Toscana non c’è, almeno per il momento, ma resta l’orario della serrata di ristoranti, bar e locali fissata dal nuovo Dpcm di ottobre per l’emergenza Covid. Si pensa però a spostare l’ora di chiusura in avanti. Niente coprifuoco anche a Firenze, dove il sindaco Dario Nardella ha vietato lo stazionamento delle persone in 10 tra piazze e vie della movida.
Il governo ha dato la possibilità ai primi cittadini di disporre la chiusura al pubblico delle zone a rischio assembramenti e di stabilire misure restrittive, mentre le Regioni possono stabilire limitazioni più rigide di quelle nazionali.
Coprifuoco Covid in Toscana: l’orario della chiusura
Nel breve periodo non sarà disposto un lockdown regionale né un coprifuoco in Toscana, ha spiegato più volte il governatore Eugenio Giani, che però ha puntato su misure locali e mirate, discusse con Asl e Comuni, per evitare assembramenti e contatti non necessari, ad esempio con la chiusura di piazze e vie, come succede a Firenze.
Il coprifuoco in Toscana quindi non c’è, non esiste al momento un divieto agli spostamenti delle persone durante le ore notturne come deciso ad esempio in Lombardia, Piemonte, Campania e Sicilia, ma l’ultimo Dpcm del governo ha imposto anche da noi un orario di chiusura a ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e degli altri servizi di ristorazione.
Dalle 18 in poi non si può più sedere ai tavoli o consumare in piedi: da questo orario fino a mezzanotte sono consentiti solo la consegna a domicilio e l’asporto (ma senza mangiare o bere nell’attività o nelle vicinanze). Insieme allo stop di cinema, teatri, sale da concerto e discoteche, questa misura non impone un coprifuoco, ma fa tabula rasa di tutte quelle attività che potrebbero essere svolte la sera, per invitare le persone a non uscire di casa.
Regione Toscana: spostare l’orario di chiusura di bar e ristoranti toscani alle 22?
Intanto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani apre alla possibilità di spostare in avanti le lancette di questo “coprifuoco de facto”, dalle 18 alle 22: il comma “ee” del Dpcm consente infatti alle Regioni di variare l’orario di chiusura di bar e ristoranti in base all’andamento dell’epidemia di Covid. Ma le condizioni, ha spiegato lo stesso governatore, sono due: che tra un settimana la curva dei contagi non punti più in l’alto e che sia pronto un protocollo regionale di sicurezza con le categorie interessate come richiesto dal decreto nazionale.
No al coprifuoco a Firenze, 10 piazze della movida “chiuse” la sera: dove e quando
Accanto linea light della Regione Toscana sul coprifuoco, ci sono le decisioni dei singoli sindaci, come a Firenze dove resta in vigore l’ordinanza sul “divieto di sosta pedonale” per evitare gli assembramenti soprattutto durante i fine settimana. Nella città del giglio, durante le notti del weekend, fino al 13 novembre è vietato lo stazionamento in 10 zone calde della movida e l’ingresso in piazza Santo Spirito rimane a numero chiuso.
Cosa cambia, come funziona e dove scatta la misura anti-Covid? Nelle aree individuate del centro di Firenze, ogni venerdì e sabato, dalle 19.00 alle 2.00 di notte non è possibile fermarsi, anche se a piedi. Si può però passare per andare a casa, oppure in negozi e locali aperti (per il solo asporto). Ecco dove scatta questo divieto di stazionamento il venerdì e sabato sera:
- Piazza Strozzi
- via Strozzi
- via Sassetti
- piazza della Repubblica
- via Pellicceria
- Sant’Ambrogio
- via Pietrapiana
- piazza dei Ciompi
- Borgo La Croce (fino a via della Mattonaia)
- L’accesso a piazza Santo Spirito resta contingentato a un massimo di 1.000 persone con controlli ai varchi.
Sono previsti controlli delle forze dell’ordine e multe per chi non rispetta l’obbligo di indossare la mascherina e il divieto di assembramento, da 400 a 1.00 euro.