mercoledì, 25 Dicembre 2024
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Tutele graduali: cosa succede se non si sceglie il mercato libero

Chi non passerà al mercato libero, non resterà al buio. Si apriranno due strade: o il servizio di tutela della vulnerabilità o quello a tutele graduali. Ecco cosa significa in pratica

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Dopo il gas, c’è una rivoluzione in vista per le bollette della luce con la fine del mercato tutelato nell’estate 2024. Ma cosa succede se non si sceglie il mercato libero e non si passa alle offerte degli operatori privati? Ebbene la strada si divide: da una parte c’è chi può restare in un regime simile al mercato tutelato (detto servizio di tutela della vulnerabilità), dall’altra chi passerà temporaneamente a un sistema “misto” chiamato “Servizio a tutele graduali” per cui si sono svolte delle aste tra i gestori. Insomma per risolvere questo rompicapo, serve qualche chiarimento.

Come faccio a sapere se sono già nel mercato libero e quando finisce il mercato tutelato

1° luglio 2024: ecco quando finisce il mercato tutelato della luce. Per il gas questa novità è scattata già a gennaio. Ma come sapere se si è nel mercato tutelato o in quello libero? Basta controllare la dicitura riportata in ogni bolletta, in molti casi già nell’intestazione. In questi documenti deve infatti essere specificata la tipologia di mercato: “mercato libero” oppure “mercato tutelato” (detto anche “servizio di maggior tutela). Nel primo è il consumatore a scegliere l’offerta che ritiene più conveniente tra tranti operatori privati (un po’ come succede nella telefonia), nella tutela invece prezzi e condizioni sono fissate dall’autorithy nazionale, l’Arera.

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Chi può restare nel mercato tutelato anche nel 2024?

E allora cosa succede se non si sceglie il passaggio al mercato libero? Chi è considerato un soggetto “fragile” dal punto di vista delle condizioni economiche potrà restare anche dopo il 1° luglio 2024 in un regime simile al mercato di tutela della luce, chiamato servizio di tutela della vulnerabilità. Chi è già passato al mercato libero e ha i requisiti di vulnerabilità potrà rientrare in questo servizio tutelato fino al 30 giugno 2024, facendo richiesta al proprio operatore.

Ecco chi può godere del servizio tutela della vulnerabilità, che come nel mercato tutelato ha tariffe e condizioni contrattuali stabilite dall’Arera:

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  • chi ha più di 75 anni
  • chi già riceve il bonus sociale per la luce, essendo in condizioni economiche svantaggiate
  • disabili (legge 104/92)
  • chi abita in un’abitazione d’emergenza a seguito di calamità

Chi è un soggetto vulnerabile non è obbligato però a rimanere nel servizio di tutela, può autonomamente decidere di passare al mercato libero scegliendo un operatore privato di suo gradimento.

Cosa succede se non si sceglie il mercato tutelato della luce e non si è tra i “vulnerabili”?

Se dopo il 1° luglio 2024 non si sceglie il mercato libero dell’energia elettrica non si rimarrà senza luce: questi utenti passeranno a un sistema misto chiamato “Servizio a tutele graduali” (Stg) che durerà al massimo 3 anni. Che cos’è e come funziona? Si tratta di un regime temporaneo per accompagnare i consumatori verso il mercato libero. In pratica la luce sarà erogata da operatori che sono stati selezionati con un’asta pubblica: le tariffe dell’energia saranno decise dal venditore, mentre le condizioni economiche dall’Arera, con bollette bimestrali e deposito cauzionale solo se non si fa la domiciliazione bancaria (11,5 euro per ogni kW di potenza).

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Sono 7 gli operatori che si sono aggiudicati queste aste pubbliche: Enel, Hera, Edison, Illumia, A2A, Iren ed Eon gestiranno il Servizio a tutele graduali per chi non passa al mercato libero della luce dal 1° luglio 2024. A questi operatori sono state assegnate 26 diverse aree d’Italia. Dopo la fine del mercato tutelato dell’elettricità i clienti non vulnerabili che non hanno fatto una scelta vedranno in automatico tramutarsi il contratto elettrico in quello a tutele graduali con uno di questi operatori (cambiano da zona a zona, qui l’elenco completo).

In Toscana ad esempio Firenze va a Illumia; Arezzo, Lucca e Massa Carrara a Hera; Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato e Siena a Edison. Le condizioni economiche del Servizio a tutele graduali saranno definite dall’Arera a giugno, ma dalle prime stime avranno un costo inferiore a quelle registrare in passato nel mercato tutelato (le tariffe delle materie prime saranno invece stabilite dai singoli fornitori).

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