sabato, 20 Aprile 2024
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E’ di nuovo sciopero, Fiom, Cobas e studenti uniti. Traffico a rischio

A un giorno di distanza dallo sciopero degli autoferrotramvieri indetto dai Cobas, domani sarà di nuovo caos per le vie cittadine. La Fiom chiama allo sciopero generale i metalmeccanici per dire no al modello Marchionne. Anche i Cobas tornano all'attacco, chiamando in causa stavolta tutte le categorie. E gli studenti si aggregano annunciando un corteo di protesta.

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A un giorno di distanza dallo sciopero degli autoferrotramvieri indetto dai Cobas, venerdì 28 gennaio sarà di nuovo caos per le vie cittadine. La Fiom chiama allo sciopero generale i metalmeccanici per dire no al modello Marchionne. Anche i Cobas tornano all’attacco, chiamando in causa stavolta tutte le categorie. E gli studenti si aggregano annunciando un corteo di protesta.

CORTEO. La partenza del corteo è fissata, come da tradizione, alle 9 in piazza San Marco. Secondo quanto hanno comunicato gli organizzatori, il corteo dovrebbe svolgersi dalle 9.30 alle 12.30 circa, con il seguente percorso: Santissima Annunziata, San Marco, Cavour, Duomo, Stazione, Scala, Belfiore, Redi, Corsica, Ponte di mezzo, Guidoni, Polo Universitario di Novoli. Possibili ritardi dei mezzi pubblici. Quel che è certo è che domani incroceranno le braccia dipendenti pubblici e privati, insegnanti e professori dell’università. Alla manifestazione parteciperà anche la consigliera comunale Ornella De Zordo di perUnaltracittà. “Si tratta di un momento fondamentale – dichiara la De Zordo – per la tenuta della democrazia e per il mantenimento dei diritti ottenuti dai cittadini e dai lavoratori grazie alla Costituzione nata dalla Resistenza all’oppressore nazi-fascista”. “Oggi gli oppressori hanno nomi e modalità diverse, ma è sempre doveroso contrastare ogni deriva antidemocratica che colpisce il principio cardine dell’eguaglianza tra le persone e la loro dignità. Per questo domani saremo in tanti e tante a rendere il più possibile efficace e vivo lo sciopero generale”.

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FIOM. Il cuore della manifestazione indetta dalla Fiom, invece, sarà a Massa, davanti ai cancelli della Eaton, occupata da settimane dai dipendenti che rischiano di rimanere a piedi. Qui, secondo le previsioni della Cgil, sono attese 15mila persone da tutta la Toscana. ”Potevamo scegliere di fare la manifestazione a Firenze – ha spiegato il segretario toscano della Fiom Mauro Faticanti – ma abbiamo scelto Massa perché è dove si concentra una parte importante del sistema produttivo toscano e dove la crisi si fa sentire. E il ricatto ai lavoratori scatta proprio laddove c’è più crisi”.

ADESIONE DEL 60%. Per quanto riguarda lo sciopero di ieri, secondo i Cobas l’adesione in Ataf è stata del 60%, con una ricaduta sul servizio di circa l’80-85%.

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