giovedì, 25 Aprile 2024
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Elettrice Palatina, conclusa l’ispezione della tomba

La sepoltura dell’ultima discendente della famiglia dei Medici è stata ripulita dal fango dell’alluvione che aveva invaso l’intera cassa. Alcuni oggetti trovati all'interno adesso verranno restaurati e poi esposti.

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Finiti il restauro e lo studio della sepoltura di Anna Maria Luisa de’ Medici.

L’OPERAZIONE. Si è conclusa oggi l’operazione iniziata lo scorso 8 ottobre: in occasione del duecentosettantesimo anniversario della morte dell’ultima discendente dei Medici, Anna Maria Luisa, si è deciso di aprire la sua sepoltura all’interno della cripta delle Cappelle Medicee per motivi di studio e restauro. L’operazione è stata portata avanti dai tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure.

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L’ULTIMA DELLA DINASTIA. Anna Maria Luisa de’ Medici era la secondogenita del granduca Cosimo III, nata nel 1667 e morta nel 1743 e moglie dell’Elettore Palatino. Fu l’ultima discendente del ramo granducale della dinastia dei Medici.

I RESTI. Durante l’ispezione, i resti dell’Elettrice Palatina – rimasti costantemente in condizioni di atmosfera modificata e controllata – sono stati oggetto di una completa scansione 3D e di un risanamento dai depositi alluvionali che avevano invaso l’interno della cassa. Del corredo funebre è stato fatto l’inventario e poi lasciato nella posizione originaria in quanto la sua rimozione avrebbe compromesso la conservazione della defunta, mentre è stato rimosso ciò che è stato trovato nel fango e non più collegato alla sepolta. 

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VIA IL FANGO, SI SCOPRE IL “TESORO”. Una volta tolto il fango alluvionale attorno alla testa dell’Elettrice, sono state rinvenute due medaglie d’oro, una lastra di rame – su cui venne incisa la dedica funebre -, un piccolo crocifisso in argento e due monete. Il tutto verrà restaurato e poi esposto all’interno del museo delle Cappelle Medicee. 

UN RICORDO DI OGGI. Prima della chiusura della cassa di piombo (all’interno della quale sono contenuti i resti di Anna Maria Luisa), accanto al cranio dell’Elettrice, in un sacchetto di velluto rosso, sono state lasciate alcune monete del conio e dell’anno corrente e una medaglia commemorativa degli Uffizi con la dedica “Merentibus”; entrambe le casse sono state poi inserite in una terza, di zinco, sulla quale è stata posta una targa indicante il nome dell’Elettrice e la data dell’ispezione. L’operazione si è conclusa con la ricollocazione del deposito nell’alveo e il riposizionamento sia del macigno che la protegge, sia della lastra marmorea con l’iscrizione funebre del 1858.

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