sabato, 20 Aprile 2024
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Firenze, ecco il Regolamento urbanistico a ”volumi zero”

Il sindaco Renzi presenta il pacchetto di regole urbanistiche, già approvate dalla giunta, che cambieranno il volto della città: “Trasformati 750mila mq di superfici, il nuovo Ruc porterà 10mila posti di lavoro in 5 anni e interventi per 1,5 miliardi di euro”.

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Dopo quasi quindici anni, Firenze ha un nuovo Regolamento urbanistico. Un pacchetto di regole che metteranno in pratica i principi del Piano strutturale. Modificando il volto della città ma senza costruire un metro quadrato in più rispetto a quelli attuali, secondo la filosofia dei “volumi zero”.

IL NUOVO RUC. A presentarlo stamani in Palazzo Vecchio, dopo l’approvazione da parte della giunta, il sindaco Matteo Renzi. “E’ un passo in avanti straordinario – afferma – non si costruirà un mattone in più rispetto all’esistente ma con questo strumento si trasformeranno 750mila mq di città, attraverso recuperi, riqualificazioni e perequazioni”. Si tratta per Firenze del primo Regolamento urbanistico in assoluto, dato che l’ultimo piano regolatore risale a circa 15 anni fa. L’obiettivo è farlo adottare dal Consiglio comunale entro la fine del mandato, nel mese di maggio, cosicchè in autunno si possa provvedere all’approvazione vera e propria.

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LA CITTA’ CHE CAMBIA. “Grazie al Ruc – continua Renzi – sono possibili 73 aree di trasformazione e si potranno creare nei prossimi cinque anni 10mila posti di lavoro”. Alle ricadute occupazionali si aggiungono le maggiori entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione, stimati dal sindaco in 60 milioni di euro, per circa un 1,5 miliardi di euro di interventi complessivi. “Mi piace – aggiunge il sindaco – che l’adozione del Ruc arrivi a seguito del primo weekend con la novità di San Lorenzo liberata dalle bancarelle. Stiamo smentendo i profeti del malaugurio che dicevano che con il Piano strutturale a volumi zero la città si sarebbe bloccata. Niente affatto. Firenze sta cambiando e sta trovando una sua nuova identità grazie a un disegno complessivo che mette insieme pedonalizzazioni e la trasformazione di san Lorenzo, l’attenzione al verde e alla sostenibilità, la riqualificazione delle Cascine”.

GLI INTERVENTI. “Un grande lavoro di squadra e di ascolto dei cittadini” c’è alla base delle 200 pagine del Ruc secondo l’assessore all’urbanistica Elisabetta Meucci. “Quasi mille i contribuit ricevuti attarverso un bando pubblico aperto ai privati proprietari di grandi aree dismesse, 1700 i cittadini coinvolti con un questionario online, e poi convegni, focus group e incontri nei quartieri: la partecipazione non è mancata” commenta l’assessore. La parte di  città maggiormente interessata dalle trasformazioni è la cosiddetta utoe 12, ossia il centro storico patrimonio Unesco e la fascia ottocentesca, con più di 20 aree che prevedono principalmente il cambio di destinazione d’uso attraverso interventi conservativi di immobili con superficie superiore ai 2mila mq. Notevoli, nel complesso, i cambi di destinazione ad uso ricettivo  finalizzati alla creazione di nuovi alberghi. Mossa necessaria per soddisfare, conferma Renzi, la crescente richiesta turistica in città. Un elemento che nel centrosi riscontra ad esempio per l’ex Teatro Comunale, acquistato di recente dalla Cassa depositi e prestiti al costo di 23 milioni con l’obiettivo di ricavarne una struttura ricettiva. Di particolare rilievo anche gli interventi contemplati nelle zone dell’Isolotto e delle Cascine, a Firenze Nord, da Novoli a via Mariti, dove sorge l’ex Panificio militare. Trasformazioni previste anche per l’ex Manifattura tabacchi e le ex Officine Grandi riparazioni, per la ex Gover e la Mercafir. Uno degli interventi più consistenti e delicati infine riguardano l’area ex Cerdec, stabilimento dismesso ormai da tempo situato tra le Ville medicee e il borgo storico di Castello.

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GLI ARCHITETTI.  “Confortati” dall’arrivo del nuovo Ruc si dicono gli architetti fiorentini. “Dopo quindici anni si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel – afferma il presidente dell’Ordine provinciale Alessandro Jaff –  finalmente ci si avvia alla fase finale di un percorso necessario per dotare la città di un disegno unitario e coerente”. 

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