venerdì, 19 Aprile 2024
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Forzavano bancomat con fiamma ossidrica, 8 arresti tra Napoli e Firenze

In corso dalle prima luci dell'alba l'operazione di polizia Money Burning. La banda si serviva di una fiamma ossidrica per aprire i bancomat. Colpi a segno da Napoli a Empoli.Pregiudicati e tutti di origine partenopea i malviventi finiti in manette.

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Si chiama Money Burning, “denaro in fiamme”, l’operazione di polizia che stamani alle prime luci dell’alba ha portato all’arresto di otto persone tra la Campania e la Toscana.

MONEY BURNING. Un nome che non è stato scelto a caso. La banda infatti era solita aprire bancomat armata di fiamma ossidrica. Con questo modus operandi, nei mesi scorsi, aveva messo a segno colpi a Napoli, Avellino, Empoli e Firenze.

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OTTO ARRESTI. Gli agenti del commissariato di Empoli stavano seguendo le tracce dei malviventi dal gennaio dello scorso anno. L’attività di investigazione si è conclusa stamani con l’emissione di misure cautelari da parte del Gip di Napoli nei confronti di otto persone, tutte gravemente indiziate di associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di furti in danno di istituti bancari ed uffici postali siti nelle regioni Toscana e Campania. Gli arresti sono stati eseguiti in Campania dagli agenti del commissariato empolese e da quelli della squadra Mobile di Napoli.

LA BANDA. Le persone finite in manette sono tutte pregiudicate di origine partenopea o residenti nel napoletano.

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LE INDAGINI. Le indagini sono state avviate nel gennaio 2012, in seguito a due ingenti furti commessi alle filiali del Monte dei Paschi di Siena di Empoli e Vinci-Sovigliana.

LA FIAMMA OSSIDRICA. In entrambi i casi, i malviventi hanno agito di notte, introducendosi negli istituti bancari per rubare il denaro contenuto negli sportelli Bancomat, aperti con l’uso di fiamma ossidrica e flessibili. Gli inquirenti, diretti dal primo dirigente della polizia Maurizio Di Domenico, sono riusciti gradualmente a risalire ad un sodalizio composto da soggetti di origine campana presenti nella provincia fiorentina per individuare sedi appetibili da “visitare” e, successivamente, pianificare e compiere i furti.

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I FURTI. Nel corso delle indagini, coordinate dalle Procure di Firenze e Napoli, e grazie alle  intercettazioni, si è giunti all’identificazione dei componenti della banda, ognuno con un ruolo ”specializzato”. E all’attribuzione al gruppo di malviventi di tre furti avvenuti a Empoli, Vinci e Qualiano in provincia di Napoli, quest’ultimo in danno di quella filiale della Banca di Novara. A carico della banda anche due tentativi di furto in danno di una filiale del Monte dei Paschi a Firenze e di un ufficio postale sito in Santa Paolina, in provincia di Avellino. In questi casi però ai ladri era andata storti: i colpi fallirono in un caso per l’entrata in funzione dell’allarme e, nell’altro, per l’arrivo di personale addetto alla vigilanza. I proventi illeciti dell’attività del gruppo malavitoso sono stati quantificati in circa 100mila euro.

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