Ecco dunque i primi sei casi sottoposti alla commissione. Il primo della lista è un edificio in viale Gramsci con incompatibilità di interventi e anomalie sul rispetto del vincolo ambientale; segue il progetto di via Villani (ex discoteca Gallery).
Dubbi anche sulla ristrutturazione ad uso residenziale di un edificio dismesso da uso agricolo in via Buia; un’altra area precedentemente destinata ad uso agricolo in via B.Accolti (Quartiere 3) è stata utilizzata per la realizzazione di un parcheggio. In via Castelli, invece, al posto di un fabbricato residenziale è stato costruito un complesso da dodici appartamenti.
Infine c’è il caso del giardino delle ex scuderie reali in via Madonna della Pace.
Le “anomalie” sono state segnalate dagli stessi cittadini allo sportello “Sos territorio”, recentemente aperto da perUnaltracittà: tecnici e professionisti che su base volontaria offrono consulenza e raccolgono le segnalazioni in merito a presunte irregolarità edilizie.
“I sei casi riguardano progetti o atti approvati negli anni oggetto delle indagini – ha spiegato De Zordo – il nostro obiettivo è quello che l’indagine della commissione urbanistica lavori anche sulle segnalazioni dei cittadini. Queste chiamano spesso in causa nomi implicati nelle indagini e riscontrano ombre procedurali e non solo”.