“Questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza”. Non è uno scherzo, né una truffa informatica, bensì la notifica push che arriverà su tutti gli smartphone collegati alla rete mobile della nostra regione mercoledì 28 giugno alle ore 12. La Toscana è infatti la prima a essere stata scelta per una prova di portata regionale di IT-Alert, il sistema di allerta e allarme pubblico messo a punto dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. A livello locale, ma in territori più limitati, una sperimentazione di questo genere è stata già effettuata a Vulcano, simulando un’eruzione, e in provincia di Reggio Calabria, simulando un terremoto nella zona dello Stretto. Ecco tutte le informazioni per chi si chiede cos’è IT-alert e a cosa serve.
It-alert: cosa fare se si è ricevuto il messaggio del sistema di allarme pubblico e a cosa serve il test
L’obiettivo di questo sistema, chiamato in gergo cell-broadcast, è sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie per avvisare i cittadini in modo tempestivo nel caso di gravi emergenze e catastrofi, utilizzando un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine. Ecco cos’è IT-alert. Per testare la piattaforma, alle ore 12 del 28 giugno sarà trasmesso un messaggio a tutti gli smartphone presenti in Toscana con questo testo:
Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario.
Il messaggio di It-Alert, in italiano e inglese, resterà in primo piano fino a quando non verrà letto e i cittadini potranno poi collegarsi al sito www.it-alert.it per compilare il questionario che servirà a perfezionare il sistema di allarme pubblico italiano. Per questo è importante fornire il proprio feedback. I limiti di tale tecnologia sono rappresentati dal possibile invio della notifica anche a utenti che si trovano fuori dalla zona target (in questo caso la Toscana). Inoltre il messaggio non viene ricevuto se il segnale è assente o se il cellulare è spento. Il sistema non funziona sui vecchi cellulari, ma solo sugli smartphone. Problemi di ricezione potrebbero verificarsi sui dispositivi con vecchie versioni del sistema operativo.
Per cosa sarà usato
La fase di sperimentazione andrà avanti fino al 13 febbraio 2024 e nuovi test saranno effettuati nelle prossime settimane in altre regioni: il 30 giugno in Sardegna; il 5 luglio in Sicilia; il 7 luglio in Calabria; il 10 luglio in Emilia-Romagna. Inizialmente il sistema di allarme pubblico di protezione civile IT-alert sarà impiegato solo nell’eventualità di eventi gravi come maremoto, collasso di una grande diga, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano, Stromboli), incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, allerta meteo per precipitazioni intense. Non sarà impiegato invece per eventi a elevata incertezza, fortemente localizzati o con un margine assai breve di prevedibilità.
In futuro nei messaggi IT-Alert i cittadini troveranno scritto chi invia il messaggio (ad esempio “Protezione civile”), il motivo per cui è stato inviato e le azioni raccomandate con urgenza. A Firenze esiste un altro sistema di allerta di protezione civile, gestito dal Comune, chiamato “Firenze Alert“: basta registrarsi per ricevere sul proprio numero chiamate di allerta preregistrate, in caso di emergenze o per informazioni di servizio.