E’ questa una prima stima effettuata dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori per la quale sono risultate gravi le conseguenze provocate dalle gelate e dalle nevicate, dalle abbondanti piogge, dal vento che si è abbattuto violento in alcune zone, dagli allagamenti, dagli smottamenti dei terreni e dall’impraticabilità delle strade di campagna. Diverse le aziende isolate. Non solo. Le copiose precipitazioni nevose hanno distrutto serre e alcune strutture aziendali, come le stalle.
Il gelo ha colpito – segnala la Cia – alberi da frutta e olivi, alcuni, purtroppo, rischiano di andare perduti. Ma danni maggiori si hanno per gli ortaggi. Nei campi a cielo aperto le temperature rigide hanno messo a dura prova diverse coltivazioni. Al momento si registrano conseguenze gravi soprattutto per alcuni tipi di insalate, per i broccoli, per i carciofi, per gli spinaci.
L’ondata di freddo – evidenzia ancora la Cia – ha fatto lievitare anche i consumi di gasolio agricolo soprattutto per il riscaldamento delle serre e questo ha aumento i già alti costi di produzione che sono costretti a sopportare gli agricoltori.
Diverse le aziende agricole invase dalle acque. Mentre le forti folate di vento hanno abbattuto alberi e provocato danni alle strutture serricole, alle attrezzature aziendali e ai ”tunnel” predisposti per le colture orticole invernali.
Anche per il settore zootecnico – sostiene la Cia – lo scenario non è certo più allegro. Le intemperie ha provocato, infatti, seri problemi per gli allevamenti di bestiame. La neve, il gelo e la pioggia hanno reso impraticabili molte strade di campagna che conducono alle imprese agricole. E sono in forte pericolo gli approvvigionamenti (mangime e foraggio) per il bestiame, mentre si registrano non poche difficoltà nel trasporto del latte.