mercoledì, 4 Dicembre 2024
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Olio, in Toscana 2024 record per i frantoi aderenti a Legacoop

Arrivano buone notizie dalla frangitura delle olive. Balzo in avanti per le province di Firenze e Siena dopo la stagione nera dell'anno scorso. Ecco quanto costa "'l'olio novo" toscano

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Buone notizie per l’olio e l’olivicoltura toscana: dopo un anno nero, il 2024 restituisce il sorriso alla filiera cooperativa della regione. L’ultima campagna di raccolta ha fatto segnare un’annata record nei frantoi aderenti a Legacoop Toscana con oltre 300.000 quintali di olive molite. Gli aumenti riguardano tutte le zone, ma è tra le province di Firenze e Siena che si registra un vero e proprio exploit dopo che l’anno scorso la produzione era stata quasi azzerata.

I dati sull’olio 2024 in Toscana: dai 16 ai 17,50 euro al litro

Sulla costa e nel Grossetano, fa sapere Legacoop Toscana, la crescita delle olive molite è di circa il 40%, mentre nelle zone centrali, come tra Firenze e Siena si raggiungono punte del 250% in più. La resa in olio ha subito in questo 2024 un inizio di stagione più “ristretto” degli anni precedenti, ma in Toscana il bilancio resta comunque notevolmente positivo per la quantità di produzione ottenuta complessivamente.

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“Le cooperative hanno prezzi di molitura più bassi della media, se è vero che si parte dalle 17 euro al quintale anche in zone ad alto pregio, e sui prezzi di vendita al dettaglio propongono i primi oli toscani della campagna 2024/2025 a prezzi che oscillano tra i 16 e i 17,50 euro al litro“, dice Patrizio Mecacci, responsabile Dipartimento agroalimentare di Legacoop Toscana. La cooperazione toscana – spiega la nota – rilancia il metodo dell’aggregazione tra i produttori come unica via per abbattere efficacemente i costi di produzione, cercare la massima remunerazione possibile e non disperdere le opportunità di acquisto che un prezzo eccessivo di vendita potrebbe compromettere.

Com’è andata sui territori

Le notizie che arrivano dal territorio sono positive. La cooperativa Frantoio Valdelsano (più di mille produttori agricoli associati) ha raggiunto i 28.000 quintali di olive molite nel frantoio di San Gimignano (Siena). “Siamo al 230% in più del 2023“, fa notare il presidente della cooperativa Andrea Carpitelli. La cooperativa Ota – Olivicoltori Toscani Associati raccoglie produttori da tutta la Toscana (con prevalenza nelle province di Firenze, Prato, Pistoia, Arezzo e Siena) e stima di frangere quest’anno 25.000 quintali di olive, “oltre il triplo rispetto al 2023, che corrisponde a una campagna olearia davvero soddisfacente”, osserva il presidente di Ota Sandro Piccini.

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Annata da primato per Terre dell’Etruria, cooperativa con sede a Donoratico (Livorno) che conta quasi 5mila aziende agricole associate e 6 frantoi in lavorazione: ha raggiunto il record di 180.000 quintali. “La nostra cooperativa quest’anno ha gestito anche i frantoi di Vinci e di Montepulciano, dove siamo subentrati a ridosso delle campagne di molitura, in un’annata di carica straordinaria – racconta Massimo Carlotti, presidente di Terre dell’Etruria – Sulla costa registriamo un aumento significativo delle lavorazioni, ma non avevamo subìto la carenza di prodotto che aveva colpito le aree interne della Toscana nello scorso anno”.

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