sabato, 20 Aprile 2024
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Qua Coverciano: affaticamento all’adduttore per Balotelli

Doppia seduta di allenamento per la Nazionale a Coverciano. Per l'attaccante del Milan un leggero affaticamento all’adduttore sinistro: ''Il giocatore resta qui'', assicura il responsabile dello staff medico.

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Continuano le sedute di allenamento della Nazionale azzurra a Coverciano.

BALOTELLI. L’Italia di Prandelli prepara gli ultimi due impegni nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo con Danimarca e Armenia. A riposo precauzionale Verratti, Insigne e Balotelli che, accompagnato dal responsabile dello staff medico Enrico Castellacci, ha effettuato una risonanza magnetica dopo aver avvertito ieri in allenamento un lieve fastidio al ginocchio. La risonanza ha dato esito negativo e per l’attaccante del Milan si tratta solo di un leggero affaticamento all’adduttore sinistro. ”Il giocatore resta qui, è tutto sotto controllo – ha spiegato  Castellacci – Lo valuteremo giorno per giorno, se recupera velocemente sarà da subito disponibile”.

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ROSSI. Intanto ieri dal ritiro azzurro ha parlato Pepito Rossi. Che guarda al Mondiale come a “un orizzonte lontano: prima penso al prossimo allenamento, a quello che dovrò fare con la Fiorentina. Questo per me è un anno zero, sono come un calciatore nuovo: devo arrivare in forma per quando Prandelli farà le sue scelte e, se poi in Brasile ci sarò anche io, dovrò ringraziare tante persone, a cominciare dai fisioterapisti che mi hanno aiutato a recuperare. Ma il primissimo a cui dovrò dire grazie è mio padre: è lui che mi ha permesso di essere qui, oggi. E’ un onore stare in Nazionale, qui mi sento sempre a casa mia”. “Non ho mai avuto paura di non tornare Rossi, anzi ho sempre pensato di poter tornare più forte di prima: è sempre stata questa la mia mentalità e del resto, con un infortunio così, dovevo per forza pensare solo a cose buone”, ha aggiunto.

LAVORO. “Preferisco sentirmi fortunato, non sfortunato – ha spiegato ancora Rossi – sono felice del mio presente e di come sto adesso. Non ancora al 110 per cento, ma lavoro per arrivarci, il più presto possibile. Un po’ di fatica si sente, ma con Prandelli abbiamo già parlato anche del mio possibile impiego e lui lo sa: io il giorno della partita non mi tiro mai indietro”.

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