È il provvedimento più atteso dell’anno, un pacchetto di misure straordinarie da 55 miliardi di euro, l’equivalente di quasi due finanziarie, per tentare di tenere in piedi tutto il sistema economico e produttivo del paese. Quando esce il decreto maggio? È ormai questione di pochi giorni per l’approvazione e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Misure ancora più attese nel giorno in cui l’Unione Europea ha diffuso le sue stime sul calo del Pil della zona euro che prevedono per l’Italia un calo del 9,5% nel 2020, peggior dato dopo quello della Grecia.
Decreto maggio, attesa per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale
Il decreto maggio servirà a tamponare le emergenze e a impostare alcuni strumenti utili alla ripartenza. In questi giorni i membri del governo si stanno confrontando con le parti sociali per mettere a punto le misure. Per oggi, ad esempio, è fissata la videoconferenza tra il ministro dell’economia Roberto Gualtieri e i rappresentanti di Confindustria, Ance, Confapi e Confprofessioni.
Decreto rilancio: cosa prevede la bozza dell’ex Decreto maggio
Cosa prevede il decreto maggio
I contenuti definitivi del decreto maggio si conosceranno solo quando esce, ma in linea di massima il provvedimento prevede queste misure:
- Il rinnovo degli ammortizzatori sociali. Dal reddito di emergenza ai congedi parentali e i bonus baby sitter.
- Nuovi contributi alle imprese, compresi incentivi a fondo perduto per quelle fino ai 5 milioni di fatturato. Oltre a strumenti per facilitare l’accesso al credito.
- Il possibile prolungamento della sospensione dei pagamenti fiscali per le imprese, che chiedono anche l’allungamento dei termini per la restituzione dei prestiti garantiti introdotti dal decreto Cura Italia.
- I bonus per gli autonomi e le partite Iva. Per il mese di marzo la sola Inps ha erogato 3,4 milioni di euro, ai quali si aggiungono i bonus delle casse private. L’importo dovrebbe essere confermato anche per il mese di aprile, e da maggio potrebbe salire a 1000 euro.
- Un super ecobonus con detrazioni fino al 110 per cento per lavori di ristrutturazione e messa a norma.
- Un pacchetto di provvedimenti a sostegno del turismo, uno dei settori più colpiti. Dal ristoro degli affitti a varie forme di credito d’imposta. Fino a un possibile bonus vacanze per chi sceglierà di trascorrere l’estate 2020 in Italia.
- La regolarizzazione dei braccianti e dei lavoratori domestici immigrati irregolari proposta dalla ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova, sulla quale il governo non ha ancora trovato l’accordo.
- L’ipotesi di riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio prospettata dalla ministra del lavoro Nunzia Catalfo. Proposta che avrebbe però già subito un ridimensionamento.
- Misure accessorie come il bonus bici.
Maggiori dettagli su cosa prevede la bozza del Decreto maggio, ribattezzato Decreto rilancio.
Decreto maggio, quando esce?
C’è ancora molta incertezza sui tempi del decreto maggio: al momento è impossibile sapere con certezza quando esce, ma non mancano le ipotesi. Si era fatta strada l’idea di uno “spacchettamento” del decreto. Il primo pacchetto avrebbe dovuto contenere il rinnovo degli ammortizzatori sociali e dei bonus ai lavoratori, dato che si avvicina la scadenza del periodo coperto dal precedente decreto.
Ma, col passare dei giorni, si è tornati alla scelta di un decreto unico che comprenderà tutte le misure.
Il prossimo consiglio dei ministri si riunirà – in ritardo di almeno una settimana rispetto a quanto inizialmente previsto – nella serata di lunedì 11 maggio.
E non è detto che non ci sia un ulteriore slittamento. La riunione preparatoria del Consiglio dei ministri era prevista infatti nel primo pomeriggio dell’11 maggio, ma è stata poi rinviata alle ore 18. In quella sede tutte le proposte ancora sul tavolo prenderanno una forma definitiva.
Decreto rilancio, approvazione prevista tra 11 e 12 maggio
Il consiglio dei ministri dedicato al decreto maggio, ora noto come Decreto rilancio, si svolgerà a seguire, in serata. Tutto dipende però dalla durata della riunione pre-consiglio. Se si dovesse andare per le lunghe è possibile anche che tutto venga rimandato a domani, martedì 12 maggio.
Proprio martedì 12 maggio è previsto che inizi il voto in aula (a cominciare dalla Camera dei deputati) sugli emendamenti.
Il termine ultimo per l’approvazione del Decreto rilancio era fissato per lunedì 11 maggio, ma a questo punto non è da escludere che possa esserci un ultimo rinvio e dunque che il decreto maggio esca martedì 12 maggio.
Prima di illustrare i contenuti del decreto, il premier Giuseppe Conte e i ministri dovranno riferire in parlamento. È quanto prevede un emendamento votato alla Camera che introduce l’ascolto preventivo da parte del Parlamento.