mercoledì, 11 Dicembre 2024
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Quattro progetti per i detenuti

quattro progetti per l'inserimento degli ex-detenuti nel mondo del lavoro

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Quattro i progetti per il carcere presentati dall’assessore all’accoglienza e integrazione Lucia De Siervo:“Albatros”, “Leccio” e “Minias”,finanziati dalla regione con l’adesione degli uffici penitenziari fiorentini e della provincia di Firenze, hanno come filo conduttore il miglioramento delle buone pratiche di sostegno sociale ai detenuti in via di scarcerazione ed il sostegno al reinserimento al lavoro e al miglioramento della conoscenza dei propri diritti e doveri; infine il progetto “AIS”, di Servizio Civile al Centro Diurno Attavante per detenuti ed ex-detenuti.

“Stamani presentiamo i quattro progetti sostenuti dalla regione Toscana – ha spiegato l’assessore all’accoglienza e integrazione Lucia De Siervo – per testimoniare che intendiamo investire ancora sull’area carcere, attraverso progetti mirati principalmente al sostegno e all’inserimento degli ex detenuti nella comunità. E’ importante questo, perché coloro che sono venuti a contatto con il carcere possono avere un’altra chance attraverso un’opportunità lavorativa oppure o un inserimento guidato nel nostro territorio”.

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Il progetto “Albatros” prevede la creazione della figura educativa dell’Educatore-Ponte, inserita nel carcere di Sollicciano come rafforzamento del sistema carcere-territorio. L’Educatore Ponte svolge una funzione di collegamento con i servizi territoriali per la presa in carico dei soggetti in esecuzione penale in vista della dimissione dal circuito penitenziario o della conclusione della misura alternativa. Il costo del progetto è di 30.826 euro, ed ha un finanziamento regionale di 24 mila  euro.

Il Progetto “Leccio” viene realizzato con lo scopo di diffondere l’informazione sui diritti e sui doveri del detenuto, e di sostenere ed accompagnare i soggetti che sono sottoposti ad esecuzione penale. Il progetto prevede la diffusione della “Guida Detenuti” che contiene, anche le leggi di maggior interesse penitenziario e gli la Sportelli Informativi e consulenziali, interni ed esterni al carcere con un ampliamento alla funzione di predisposizione delle pratiche di Gratuito Patrocinio, ovvero alla preparazione di documentazione per richiedere, a coloro che sono indigenti, le spese per la difesa; il costo del progetto è di 60.940,12 euro, il finanziamento della regione Toscana è di 30 mila euro.

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Il progetto “Minias” ha l’obiettivo di facilitare, per soggetti residenti o dimoranti nelle due province di Prato e Firenze, l‘inserimento di detenuti ed ex-detenuti, attraverso un aiuto alle imprese, che consiste nell’integrazione dello stipendio finalizzato ad inserire e/o stabilizzare il soggetto in azienda. Il costo è di 37.921,24 euro, e il finanziamento regionale è di 30 mila euro.

Il progetto “AIS -Attavante in Servizio” consiste nell’impiego di 4 volontari in Servizio Civile nella struttura di Via Attivante, che sarà aperta tutti i giorni per sostenere il percorso di rientro in società di chi ha avuto problemi con la giustizia. Fornisce aiuti materiali quali mensa e lavanderia, ha una sala studio e computer e fornisce consulenze giuridiche e psicologiche. I volontari effettueranno una mappatura delle aziende industriali, artigianali, commerciali che possono contribuire con i loro prodotti a tenere costantemente fornito un fondo per gli indigenti e gestiscono la distribuzione del vestiario e dei prodotti di igiene di base.

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L’assessore De Siervo ha anche presentato il video-documentario realizzato da Nicola Melloni, sul “Giardino degli Incontri”, ultima opera firmata da Giovanni Michelucci, pensata per i momenti di incontro dei detenuti con le loro famiglie ed in particolare i bambini. Giovanni Michelucci, considerato un maestro dell’architettura contemporanea, giudicava questa straordinaria esperienza di progettazione partecipata “tra le più belle e significative” della sua vita, un’esperienza realizzata col gruppo di detenuti che lo invitò e collaborò con lui nelle difficili condizioni di un carcere metropolitano.

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