venerdì, 13 Dicembre 2024
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Roberta Ragusa sarebbe stata avvistata in Liguria

La battuta di ricerca organizzata dai carabinieri per trovare il corpo di Roberta Ragusa, non ha dato alcun esito positivo. Sono stati perlustrati terreni e il fiume Morto, ma della donna scomparsa da Gello, non vi è traccia.

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Roberta Ragusa sarebbe stata avvistata in Liguria. La segnalazione è stata fatta da una donna che dichiara di averla vista a fine aprile.

LA SEGNALAZIONE. Roberta Ragusa sarebbe stata avvistata da una donna a fine aprile, in provincia di Savona, nella zona di Pietra Ligure. La segnalazione, ricevuta dai carabinieri della stessa cittadina, è al vaglio per capire se sia o meno attendibile.

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LE RICERCHE. Di Roberta Ragusa, non vi è traccia. Sembra essere questa l’unica certezza sul caso. Ieri, un centinaio di carabinieri, sono scesi in campo per effettuare la tanto attesa battuta di ricerca. I militari, dalle 5 alle 9 di mattina, supportati da un natante – ma non dai subacquei e dallo speleologo come annunciato nei giorni scorsi – che ha risalito dal mare il fiume Morto, hanno perlustrato i terreni in un raggio di 20 chilometri dalla casa di Roberta. Ma le ricerche non hanno dato esiti positivi. I carabinieri infatti, non hanno trovato niente, ne’ un corpo ne’ tanto meno una piccola traccia utile alla soluzione del giallo.

LE INDAGINI. In questi quattro mesi di indagini, non è emerso niente di utile alla soluzione del caso Ragusa. Antonio Logli resta l’unico indagato per omicidio volontario e, quindi, l’unico iscritto nel registro degli indagati. Ma sarebbe questo un atto dovuto, spiegano gli inquirenti, per permettere di effettuare le indagini. Anche Antonio Fusi, il 62enne che ha dichiarato di aver dato un passaggio ad una donna che somigliava a Roberta nella notte della sua scomparsa, è stato iscritto nel registro degli indagati. Anche questo, un atto dovuto per portare avanti le indagini. Nessuno sospetta di lui dal momento che è già stato provato che quella donna non era la Ragusa, ma una signora del posto che poteva essere scambiata per lei. Quindi, anche i risultati della comparazione del Dna, effettuata sulle tracce biologiche isolate sull’auto di Fusi, pronti per la prossima settimana, saranno una pura formalità. E nessuno – o quasi – sospetta realmente di Logli, se la sua iscrizione al registro degli indagati è ”un atto dovuto”. In fin dei conti, su di lui, in questi mesi, non è stato trovato alcun indizio che lo potesse incriminare realmente, se non qualche contraddizione. Ma sono tanti, quelli che puntano il dito contro il marito infedele della Ragusa.

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ATTESA. Una traccia è attesa da ormai quattro lunghi mesi. I figli, le amiche reali e quelle virtuali, vivono nel dubbio e senza alcuna risposta. Nessuno sa perchè le ricerche a tappeto sono state avviate solo dopo tutto questo tempo dalla scomparsa. E nessuno sa o immagina che fine possa aver fatto Roberta anche se qualche indicazione sui luoghi in cui cercare, qualcuno l’ha data. Come la scritta sul biglietto anonimo lasciato da un’auto in corsa ”Cercate nel pozzo” o l’altro ”Guardate nell’inceneritore”. E poi l’ultimo, in cui l’autore – sempre anonimo – scriveva di cercare in un campo del pisano. Qualcuno sa cos’è accaduto quella fredda notte di gennaio in casa Logli?.

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