Quattro mesi senza stipendio e un futuro incerto per i settanta lavoratori della Seac di Calenzano, azienda che produce strumentazione biomedica per laboratorio: la società sta pensando di trasformare il contratto di solidarietà già sottoscritto in cassa integrazione straordinaria.
LA MOBILITAZIONE. E’ quanto comunica la Fiom Cgil di Firenze, che ha proclamato per il prossimo 2 novembre, dalle 9 alle 12,30, uno sciopero con presidio davanti alla fabbrica. Il sindacato chiede garanzie per i dipendenti, il pagamento degli arretrati e la presentazione di un piano industriale che preveda la salvaguardia dei posti di lavoro e il rilancio della società.
SITUAZIONE. Acquisita all’inizio degli anni ’90 da Radim, azienda di produzione reagenti per diagnostica con sede a Pomezia – spiega la Cgil in una nota – la Seac negli ultimi anni ha ridotto le vendite e il fatturato e, in seguito alla fallita vendita ad una multinazionale del settore, si trova in difficoltà.