mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sesso? Fuori dal matrimonio è meglio

Italiani in crisi a letto? Sì, ma soltanto tra le mura domestiche con il proprio partner ''ufficiale''. Perchè, se da un lato aumentano i cosiddetti ''matrimoni bianchi'' (ovvero quelli dove manca, in parte o del tutto, l'attività sessuale), dall'altro gli italiani (e in misura crescente anche le italiane) si dimostrano molto attivi fuori casa. Lo dice l'Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani.

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Italiani in crisi a letto? Sì, ma soltanto tra le mura domestiche con il proprio partner ”ufficiale”. Lo dice l’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, che prova anche a ricercare le cause più frequenti della crisi della famiglia italiana (intesa come coppia di sposati o conviventi): secondo l’Ami, alla base di questa crisi non vi sarebbero soltanto le “classiche” suocere e infedeltà coniugale, quanto una crescente abulia sessuale, specie in ambito coniugale, che ridimensiona l’etichetta di “amatori focosi” di cui gli italiani storicamente si fregiano.

DENTRO E FUORI DAL MATRIMONIO. “L‟attività sessuale degli italiani non è diminuita affatto – spiega Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani – è semmai scemata all’interno della coppia fino a determinare i cosiddetti ‘matrimoni bianchi’, cioè quelle unioni coniugali caratterizzate da mancanza, assoluta o relativa, di attività sessuale sia dall‟inizio del matrimonio, sia dopo i primi sette anni dalla sua celebrazione. Secondo recenti studi del Censis, della Società Italiana di Andrololgia e una ricerca dei sessuologi americani (con riscontri in Italia a cura del centro Studi AMI), nel nostro Paese il 20% delle separazioni deriva dalla mancanza o dall’insufficienza di sesso nella vita coniugale della coppia. Nella stragrande maggioranza dei casi (circa il 70%) la colpa del mancato sesso sarebbe del maschio – continua Gassani – sempre pronto a trovare scuse o improbabili mal di testa pur di rifiutare o non promuovere rapporti sessuali con la moglie. Anche molte coniugi infedeli però, sempre più appagate sessualmente al di fuori del matrimonio, rifiutano con alta frequenza la pratica del sesso con i mariti: vi sono casi in cui mogli apparentemente insensibili al sesso nell’ambito matrimoniale si siano dimostrate poi particolarmente attive e fantasiose al di fuori delle mura domestiche. Si tratta quindi di un fenomeno particolarmente diffuso che non riguarda affatto coppie della terza età ma soprattutto quelle dei freschi sposi. Le carte processuali spesso dimostrano che i coniugi inappetenti sessualmente nell’ambito della vita matrimoniale non siano affatto insensibili al sesso e che non di rado gestiscano anche più di un rapporto extraconiugale. E’ evidente quindi che molti italiani, a causa del repentino cambiamento dei costumi, siano sempre alla ricerca di nuove emozioni attraverso approcci sessuali con persone diverse, piuttosto che assolvere ai loro doveri coniugali”.

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SOCIAL NETWORK. “I social network e i nuovi sistemi di comunicazione – dice ancora il presidente nazionale dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani – stanno rendendo soprattutto i mariti italiani soggetti da divano in casa e mandrilli fuori. Infatti, dietro una mancanza di desiderio sessuale non c’è sempre bisogno di un sessuologo, semmai di un investigatore. E’ indubbio tuttavia che la nascita dei figli e il senso di routine (che può subentrare in una coppia se essa non si rinnova quotidianamente) sono in grado di determinare la trasformazione di marito e moglie in fratello e sorella”.

SEPARAZIONE. “La mancanza di attività sessuale nella coppia – conclude Gassani – produce molto spesso situazioni incresciose e l’inizio di una crisi irreversibile che, se portata in Tribunale, sfocerà in una aspra contesa per stabilire o l’impotenza o l‟infedeltà del coniuge sessualmente inappetente. Il sistematico rifiuto di rapporti sessuali nell’ambito matrimoniale può determinare la separazione e il divorzio, istanze di risarcimento danni, dichiarazioni di nullità del matrimonio in sede ecclesiastica e, nel caso di una provata mancata consumazione, il divorzio automatico senza passare per la fase della separazione. Ciò dimostra che la legge, così come la religione, considerano il sesso nel matrimonio come sicuramente l’aspetto più importante, da sempre”.

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