Comune: ballottagio tra Renzi e Galli. Il candidato del centrosinistra, fin dall’inizio dello scrutinio, si è assestato intorno al 45-47%, mentre il candidato del Pdl Giovanni Galli si è assestato tra il 30 e il 33%. Renzi ha chiuso al 47,57% (lui, spiega, si sarebbe aspettato il 48%), Galli al 32%.
A Renzi non riesce, dunque, il superamento dello scoglio del 50% che gli sarebbe valso la vittoria al primo turno, ma il candidato del centrosinistra non ne fa un dramma. “Vuol dire che qualcosa avremo sbagliato, ma ora ci mettiamo a lavorare con tranquillità per il secondo turno – ha detto in una conferenza stampa improvvisata al suo comitato lettorale, dove è arrivato intorno alle 19,30 – quello che è sicuro è che non faremo accordicchi, perchè sono stati proprio questi a bloccare gli ultimi anni della scorsa amministrazione. Se gli elettori decideranno di votarci, devono sapere che il giorno dopo la nostra elezione inizieremo a realizzare i cento punti del programma che abbiamo presentato”.
Poi Renzi ha avuto parole anche per Galli, che aveva detto che, dopo essere stato un angelo in questa campagna elettorale, per il ballottaggio sarebbe diventato un demone. “Galli demone? No, lui è buono dentro – ha commentato Renzi – l’unica cosa da diavolo che ha fatto è stata quella di andare al Milan. Noi continueremo a fare la nostra campagna con serenità”.
Ovviamente soddisfatto per il risultato raggiunto Giovanni Galli, che riesce ad arrivare al ballottaggio. “Renzi ha potuto contare su una campagna elettorale lunga un anno: nonostante ciò non è riuscito a spuntarla, come sosteneva. I fiorentini hanno deciso di interrompere la continuità con Domenici“, spiega. Altro grande motivo di soddisfazione per Galli è stato il risultato raggiunto dalla sua lista, la lista Firenze con Giovanni Galli sindaco, che ha raggiunto il 9,07% delle preferenze, classificandosi al terzo posto tra liste e partiti dopo Pd e Pdl.
Per quanto riguarda gli altri candidati, Spini chiude all’8,36%, De Zordo al 4,1%, Razzanelli al 3,31%, Carraresi al 2,16%, Bonafede all’1,82%, Lascialfari allo 0,3% e Poggi allo 0,37%.