In principio c’erano i casottini degli autovelox, poi sono arrivate le telecamere dei Velocar, adesso alle porte di Firenze sono entrati in funzione gli Speedvelox che “seguono” i veicoli per 60 metri e nei primi giorni di attivazione hanno fatto un fiume di multe a Fiesole. Cento in 24 ore dicono i dati ufficiali.
Dove si trovano i nuovi Speedvelox vicino Firenze: in 3 frazioni di Fiesole
Stavolta queste nuove tecnologie anti-eccesso di velocità non hanno debuttato sul territorio comunale di Firenze (com’era stato per i Velocar), ma a Fiesole, dove l’amministrazione ha deciso di installare 3 speedvelox, autorizzati dalla Prefettura: si trovano a Compiobbi, Pian di San Bartolo e al Besaglio e controllano le auto nei due sensi di marcia.
La prima coppia di apparecchi è stata attivata dal 12 febbraio, dopo 15 giorni di test, nei pressi dei centri abitati, lungo via Aretina per Compiobbi e lungo via Bolognese per Pian di San Bartolo, dopo il cimitero di Trespiano. Quello invece su via Faentina (località Il Bersaglio) sarà attivato nelle prossime settimane a causa di ritardi tecnici. In tutti questi tratti il limite è di 50 chilometri orari, quindi la multa scatta se la velocità rilevata supera il margine di tolleranza dei 55 km/h. Stando ai dati della polizia municipale di Fiesole i due Speedvelox già in servizio alle porte di Firenze hanno collezionato un numero cospicuo di multe, circa 100 nell’arco di 24 ore e i primi verbali arriveranno a casa degli automobilisti nei prossimi giorni.
Come funzionano gli Speedvelox: “seguono” le auto per circa 60 metri
Gli Speedvelox installati a Fiesole (Firenze) sono prodotti da un’azienda comasca e hanno un raggio di azione di circa 60 metri (contro i 36 metri dei “cugini” Velocar ideati da un’impresa di Mantova), 30 metri prima della postazione e 30 metri dopo. Si tratta di apparecchi dotati di laser che, diversamente dai “vecchi” autovelox, con le telecamere sorvegliano il traffico in entrambe le direzioni di marcia dei veicoli. Funzionano 24 ore su 24, sia di giorno che di notte grazie agli infrarossi e riescono a leggere in automatico le targhe dei veicoli grazie a un software.
“Ci accusano di voler fare cassa – ha commentato il sindaco di Fiesole Anna Ravoni – ma, lo ribadisco, il nostro obiettivo è quello di rispondere alle richieste di maggior sicurezza venute più volte dai residenti. Le velocità rilevate in queste settimane di test, purtroppo, ci danno ragione: troppo spesso ci sono comportamenti di guida pericolosi che devono essere contrastati. Come Amministrazione non possiamo che augurarci che siano sempre meno le sanzioni comminate, perché allora vorrà dire che gli automobilisti rispettano con scrupolo il limite massimo di 50 km/h e che le strade sono davvero più sicure”.