sabato, 20 Aprile 2024
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Velocar, come funziona e il raggio di azione dei nuovi autovelox

Cosa sono, qual è il raggio di azione e come rilevano le targhe: ecco come funzionano i nuovi velocar che hanno fatto fioccare le multe per eccesso di velocità a Firenze

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Un nuovo occhio elettronico sorveglia le strade italiane e fioccano le multe: è il sistema dei velocar, che funziona come misuratore della velocità o dei passaggi con il semaforo rosso (“Red&Speed”), ma a differenza dei vecchi autovelox ha un raggio di azione maggiore e può rilevare la targa anche in cattive condizioni meteo. Si tratta di una tecnologia messa a punto da un’azienda italiana che è stata adottata da diversi Comuni dopo l’omologazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A Firenze, in particolare, ha fatto discutere negli ultimi mesi la pioggia di multe rilevate nelle zone dove sono stati installati quattro velocar. Tra gli automobilisti pizzicati anche l’attore e regista Leonardo Pieraccioni, che in un divertente post su Facebook si è chiesto ironicamente se questi nuovi dispositivi seguano i conducenti addirittura fino a casa.

Cos’è un Velocar Red&Speed

In verità “Velocar” è la denominazione della ditta mantovana che produce questo dispositivo di controllo. Il nome esteso dell’apparecchiatura che ha ottenuto l’omologazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è “Velocar Red&Speed EVO“, con successive evoluzioni, e come dice il termine funziona in due modi: può essere impiegato sia per fotografare gli automobilisti che non rispettano i limiti di velocità, sia per immortalare chi “buca” un semaforo rosso.

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Queste due modalità però non possono essere utilizzate contemporaneamente: o gli strumenti vengono impiegati per sanzionare chi ha il piede troppo pesante o sono sfruttati per sorvegliare i semafori.

Velocar, come funziona questo nuovo tipo di autovelox e come evitare la multa

Sebbene comunemente si parli di autovelox, questo termine indica un marchio registrato. Il Velocar Red&Speed, a differenza dei predecessori, non è collocato nelle classiche “casettine” grigie o arancioni, ma la telecamera è fissata su un palo a un’altezza di circa 3 metri che dà una buona visuale sulla carreggiata e rende difficili azioni di danneggiamento, come succedeva per i vecchi box degli autovelox collocati a livello strada. Devono essere sempre segnalati da un cartello, ma rispetto alle precedenti tecnologie, la loro presenza è meno evidente proprio per l’assenza, a bordo strada, dei classici box che ospitavano gli apparecchi di rilevazione. Alcuni Comuni hanno così deciso di riportare sull’asfalto, nei pressi degli occhi elettronici, la velocità massima consentita.

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In particolare, il modello di velocar installato anche a Firenze, ha una “buona vista”: è dotato di una telecamera di ultima generazione ad alta definizione, che funziona 24 ore su 24, con un fascio laser capace di monitorare fino a 3 corsie contemporaneamente nello stesso senso di marcia con un raggio di azione di 30 metri. Dunque riesce a multare anche chi inchioda prima del cartello e poi accelera subito dopo. Vita difficile per chi supera i limiti di velocità: questa tecnologia è in grado di catturare automaticamente la targa persino in situazioni di scarsa visibilità, ad esempio con foschia o pioggia e pure di notte. Inoltre consente di raccogliere dati sul traffico. Qui indichiamo dove sono installati nuovi velocar a Firenze.

La taratura, il margine di tolleranza per i limiti di velocità e la possibilità di ricorso

Per verificare il buon funzionamento, i Velocar Red&Speed, secondo il decreto di omologazione, devono essere sottoposti a controlli di taratura almeno una volta l’anno. Possono essere usati per misurare la velocità dei veicoli direttamente dalla polizia municipale e dalla polizia stradale oppure in modo automatico, senza la presenza di agenti, ma “solo sui tipi di strada ove tale modalità di accertamento è consentita”, si legge nel provvedimento del Ministero dei Trasporti. Per gli autovelox e i velocar la tolleranza prevista dalla normativa è del 5%, con un minimo di 5 km/h. Questo significa che, sulle strade urbane dov’è previsto un limite di 50 chilometri orari, la multa per eccesso di velocità scatta quando si superano i 55 km/h e la cifra della contravvenzione è calcolata come se l’automobilista fosse circolato a 51 chilometri orari (29 euro più 15 della notifica se si paga entro 5 giorni).

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La legittimità delle multe elevate con i velocar è stata confermata anche dalla Cassazione. Secondo quanto spiegano le associazioni dei consumatori, chi vuole presentare ricorso per una multa elevata con un Velocar Red&Speed EVO può tentare un annullamento solo nel caso di una serie di contravvenzioni prese da una stessa telecamera e comunicate dal Comune negli ultimi giorni previsti dalla legge per la notifica. Ecco quindi spiegato come funziona un velocar, con buona pace anche di Leonardo Pieraccioni.

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