Una rete mondiale di pedofili, che coinvolgeva ben 28 Paesi: è quella stroncata grazie all’operazione “Nanny”, coordinata da Procura della Repubblica di Firenze ed Eurojust.
IL SODALIZIO. Il promotore sarebbe un italiano, e sarebbero in tutto 14 i nostri connazionali coinvolti nella vicenda: in queste ore sono in corso perquisizioni di carabinieri e guardia di finanza nelle loro abitazioni, anche in Toscana. Le altre regioni italiane in cui si stanno svolgendo perquisizioni sono Lombardia (dove il presunto promotore del sodalizio è stato arrestato), Lazio, Veneto, Valle d’Aosta, Friuli, Sicilia e Puglia.
INDAGINI E ACCUSE. L’accusa per i soggetti coinvolti è di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e diffusione di materiale pedopornografico. L’inchiesta – viene spiegato – era partita circa un anno fa, dopo alcune denunce.
SOCIAL NETWORK. Al momento sono dieci le persone che sono state arrestate tra Italia, Francia, Portogallo e Stati Uniti, mentre gli indagati sono 112. Secondo quanto emerso, il sodalizio criminale utilizzava i social network per sfruttare sessualmente i bambini.