Un progetto che nei prossimi mesi coinvolgerà 14 classi delle scuole medie inferiori e di 4° e 5° elementare della città, per un totale di 323 ragazzi. L’iniziativa, giunta al suo terzo anno di vita, si svilupperà attraverso 5 incontri per classe, per un complessivo di 10 ore, in cui i ragazzi saranno chiamati a lavorare e interagire sui valori dello sport e sull’importanza del fair play e del tifo corretto, creando striscioni, magliette, video e foto che promuovano atteggiamenti e idee positive contro violenza, razzismo e intolleranza.
I ragazzi coinvolti nel progetto saranno ospiti dell’Acf Fiorentina in occasione dell’ultima partita di campionato. “La parola d’ordine è prevenire – spiega Chiara Stinghi, coordinatrice dell’Area Giovani della Uisp di Firenze -, sviluppando una sana cultura dello sport e del tifo sin da piccoli. Educare a rispettare gli altri, a socializzare e a vivere lo sport come praticanti o come tifosi sempre all’insegna del fair play, sviluppando quegli anticorpi che sono la cura migliore contro violenza e razzismo. Siamo consapevoli che per combattere il razzismo negli stadi, ma anche nella società, è necessaria una politica di prevenzione che si sviluppa attraverso interventi sociali ed educativi ed è proprio nella scuola che queste tematiche di attualità devono essere affrontate. Ultracorretto ha l’obiettivo di combattere la violenza e l’intolleranza nello sport, promuovendo atteggiamenti e idee positive, informando e favorendo stili di vita corretti. Questa è la nostra sfida quotidiana: noi pensiamo che lo sport, se praticato bene e con un atteggiamento positivo, possa rappresentare un percorso educativo di socializzazione, di benessere, di realizzazione delle persone. Credo che la soluzione migliore sia quella di educare attraverso lo sport, attraverso il linguaggio sportivo, che gli stessi ragazzi parlano, promuovendo una cultura positiva della pratica e dei supporter”.