Scuole aperte o chiuse a seconda del livello dei contagi, via libera all’asporto serale delle enoteche, ma c’è sempre lo stop per i bar: ecco in sintesi cosa cambia in Toscana con l’arrivo del nuovo Dpcm firmato da Mario Draghi e in vigore dal 6 marzo 2021. Viene confermata la classificazione delle regioni in fasce di rischio, dunque ogni venerdì si scoprirà il colore valido dal lunedì successivo. Per la prossima settimana ancora non è chiaro se la Toscana sarà in zona arancione o rossa: la nostra regione è in bilico per il periodo che va da lunedì 8 a domenica 14 marzo.
Il governatore della Toscana Eugenio Giani ha detto che “ragionevolmente dovremmo rimanere anche la prossima settimana in zona arancione”. I dati comunicati dall’Agenzia regionale di Sanità al Ministero della Salute sarebbero ancora compatibili con l’arancio, ma ci si muove sul filo del rasoio, visto il numero giornaliero di contagi sopra quota mille. C’è “vigile preoccupazione”, ha aggiunto Giani. La decisione definitiva arriverà dalla cabina di regia del Ministero della Salute venerdì.
Scuole aperte o chiuse in Toscana dal 6 marzo 2021: cosa prevede l’ultimo Dpcm
Tutte le scuole sono chiuse in zona rossa dove scatta la didattica a distanza al 100%. Anche materne, elementari e prime medie, che finora si erano salvate dalla serrata, devono fermarsi. Ecco cosa cambia: se la Toscana passasse in zona rossa, per le scuole di ogni ordine e grado sarebbe disposta la chiusura, come prevede il nuovo Dpcm. L’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio dà però la possibilità ai presidenti delle Regioni di chiudere tutte le scuole anche in zona gialla e arancione, lì dove i contagi toccano livelli preoccupanti, 250 casi settimanali ogni 100.000 abitanti, di fatto sancendo l’entrata in una zona arancione rafforzata.
In una diretta Facebook il governatore Eugenio Giani ha annunciato che ogni venerdì la Regione Toscana valuterà se, in base al nuovo Dpcm Draghi, chiudere le scuole dal lunedì successivo in determinati comuni o in singole province più a rischio per i contagi e le varianti. Questa decisione verrà presa dal Comitato di emergenza per la prevenzione scolastica (Ceps) che riunisce esperti, tecnici e politici. Quindi venerdì 5 marzo si saprà se e dove le scuole saranno chiuse in Toscana da lunedì 8.
Ok all’asporto fino alle 22 delle enoteche, ma i bar chiudono alle 18
Un’altra novità dell’ultimo Dpcm che riguarda la Toscana, sia essa zona gialla, arancione o rossa, è rappresentata dalle nuove regole per l’asporto dal 6 marzo 2021. I ristoranti possono fare ancora take away fino alle ore 22, ma il decreto del Presidente del Consiglio Mario Draghi dà il via libera all’asporto, fino all’orario di inizio del coprifuoco, da parte delle enoteche e degli esercizi specializzati che fanno commercio al dettaglio di bevande. Finora dovevano tirare giù il bandone alle 18.
Niente da fare invece per i bar classificati con il codice Ateco 56.3, che chiudono alle ore 18 e oltre questo orario non possono fare asporto. Una norma che ha scatenato le proteste dei sindaci e delle categorie economiche. Secondo il presidente dell’Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni, la misura rischia di favorire la movida fuori dalle regole, mentre le associazioni di categoria degli esercizi pubblici parlano di una decisione discriminatoria. Cambiano le regole inoltre per i negozi che possono restare aperti in zona rossa: dal 6 marzo i parrucchiere saranno chiusi nel caso di una retrocessione in rosso della regione, come già succedeva agli estetisti.
Cosa non cambia in Toscana con il nuovo Dpcm di marzo 2021
In sostanza il nuovo Dpcm Draghi si muove nel solco dei procedenti decreti e questo vuol dire che cambia poco in Toscana. Sempre in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5. Palestre e piscine sono ancora chiuse, stop anche per gli impianti sciistici per i quali la stagione è ormai finita senza essere mai partita. Vietate le feste all’aperto e al chiuso. Restano le limitazioni per i centri commerciali, chiusi nel weekend (sabato, domenica e nei giorni festivi) in tutte le zone, gialla, arancione o rossa.
C’è una flebile speranza invece per la riapertura di teatri e cinema, che dal 27 marzo, se la Toscana sarà in zona gialla, potranno tornare in attività ma rispettando sempre il coprifuoco e con pesanti limitazioni sui numeri del pubblico. La capienza delle sale viene tagliata al 25% e comunque non possono essere presenti più di 200 spettatori al chiuso e 400 all’aperto. Sempre in zona gialla, dal 27 marzo, i musei potranno essere aperti anche il weekend.
Identiche le regole sugli spostamenti. Fino al 27 marzo non si può andare fuori regione, se non per validi motivi . Fino alla scadenza del Dpcm, nelle zone arancioni non si può uscire dal comune, in quelle rosse stop agli spostamenti non essenziali fuori casa. Le deroghe per gli spostamenti sono sempre le stesse: lavoro, salute, necessità. Il nuovo Dpcm Draghi (qui il pdf) resta in vigore anche in Toscana fino al 6 aprile e include quindi le regole per Pasqua e Pasquetta.