giovedì, 28 Marzo 2024
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Traffico internazionale di cocaina, 13 arresti dall’alba

I finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di PT di Firenze stanno dando esecuzione a 13 ordinanze di custodia cautelare (10 in carcere - 3 ai domiciliari), emessa dal G.I.P. del Tribunale di Firenze. Sequestrati 15 chili di cocaina e 4 di eroina.

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Operazione “Cime Bianche” della guardia di finanza: disarticolata un’organizzazione criminale albanese dedita al traffico internazionale di cocaina, 13 arresti.

L’OPERAZIONE. Dalle prime luci dell’alba, i finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di PT di Firenze stanno dando esecuzione a 13 ordinanze di custodia cautelare (10 in carcere – 3 dai omiciliari), emessa dal G.I.P. del Tribunale di Firenze, dr. Michele Barillaro, su richiesta del Sostituto Procuratore Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Firenze, dr. Pietro Suchan, nei confronti di 12 albanesi e un italiano (B.A. 32enne residente a Foggia) residenti a Follonica, Milano, San Severo, Torremaggiore, S. Giorgio Jonico. Per quattro albanesi, residenti in Francia, sono stati emessi i Mandati di Arresto Europei. Per altri due cittadini albanesi la misura restrittiva è stata notificata presso le strutture carcerarie di Firenze e Prato, in quanto già in stato di detenzione per precedenti arresti in flagranza.

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EROINA E COCAINA DAL NORD EUROPA. L’organizzazione criminale, spiega la guardia di finanza, dedita all’importazione di eroina e cocaina dal Nord Europa (Olanda e Francia) verso l’Italia (Toscana, Puglia, Lombardia, Liguria, Lazio, Emilia Romagna), era guidata da due albanesi (legati da vincoli di parentela) che si muovevano tra l’Olanda e il Nord della Francia. L’operazione ha portato al sequestro, in Italia, di 15 Kg di cocaina (di cui circa 7 a Firenze e 8 a Torino) e 4 kg di eroina (3,5 Kg a Poggio Imperiale (FG) e 0,5 Kg a Firenze).

LA GESTIONE. I due si occupavano della gestione degli acquisti in Olanda, della spedizione, attraverso i loro “corrieri” di fiducia, in Francia ed Italia (Torino, Milano, Bologna, Firenze, Grosseto, Roma, Foggia e Taranto) dove era venduta all'”ingrosso” ad organizzazioni di loro connazionali che provvedevano al “taglio” e “confezionamento” dello stupefacente per poi spacciarlo sul mercato locale.

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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. Le misure cautelari giungono a conclusione di una complessa indagine che ha visto la cooperazione internazionale tra varie forze di Polizia europee e il coordinamento, realizzato da Eurojust, tra la Procura di Firenze e le Autorità Giudiziarie francesi, olandesi, svizzere e spagnole. Le attività investigative sono così proseguite in modo parallelo e coordinato sia in Francia – con la Gendarmeria di Rennes – che in Italia con la Guardia di Finanza di Firenze.

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