I truffatori, tutti di origine napoletana e di età compresa tra i 25 e i 40 anni, avvicinavano gli anziani per strada, in parrocchia, presso uffici postali o ambulatori e facevano partire la collaudata messa in scena. Avrebbero messo a segno un centinaio di colpi.
Nel tempo avevano affinato la loro tecnica. Ad agire, di solito, era un solo membro della banda per volta. Individuato l’anziano, lo avvicinava e lo tranquillizzava con modi affabili, gentili e premurosi grazie anche ad un’ottima capacità dialettica. A volte telefonava ad uno dei complici fingendo di parlare proprio con il parente dell’ignara vittima. Erano così abili che quasi sempre riuscivano a farsi dare l’intera somma richiesta, in certi casi addirittura accompagnando l’anziano fino allo sportello bancario per prelevare i contanti.
La polizia di Firenze li ha incastrati dopo mesi di indagini. Per sette di loro l’autorità giudiziaria ha emesso otto ordinanze di custodia cautelare in carcere. Per tutti l’accusa è truffa aggravava e tentata truffa ai danni di anziani.