martedì, 21 Gennaio 2025
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Uccise un connazionale al posto di frontiera: preso un latitante albanese

Il delitto era avvenuto quando l'uomo, oggi 49enne, era il comandante di un posto di frontiera. Prima della sentenza definitiva era emigrato in Italia con una nuova identità.

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Latitante da anni, catturato a Firenze: è finita nel capoluogo toscano la “seconda vita” di un 49enne albanese.

L’OMICIDIO. L’uomo si è presentato all’Ufficio Immigrazione della Questura per richiedere una variazione sul soggiorno: qui, però, ad attenderlo ha trovato gli uomini della Sezione Catturandi della Squadra Mobile. Il 49enne doveva scontare, nel suo paese, una condanna all’ergastolo per omicidio, ed era diventato un latitante internazionale dal 2008. In Albania lo era già dal lontano 1996, quando il Tribunale albanese lo riconobbe colpevole di un episodio avvenuto 6 anni prima. Allora l’uomo, che ricopriva l’incarico di comandante di un posto di frontiera, aprì il fuoco contro due suoi connazionali che stavano tentando di attraversare il confine (all’epoca illegalmente), uccidendone uno e ferendo gravemente il fratello.

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FUGA IN ITALIA. Negli anni ’90, prima della sentenza definitiva, era emigrato in Italia, ma con una nuova identità assunta nel paese di origine: in questo modo aveva ottenuto legalmente il permesso di soggiorno. Quattro anni fa le autorità straniere lo avevano inserito anche nella lista dei ricercati internazionali con il suo vecchio nome, cosicché, essendosi procurato documenti in regola, era riuscito sempre a rimanere nell’ombra. Con la collaborazione dell’Interpol, la Squadra Mobile fiorentina ha però continuato le sue ricerche. 

A SOLLICCIANO. Gli accertamenti della polizia italiana, incrociati con le informazioni fornite da quella albanese, hanno permesso di smascherare questo latitante che da anni girava regolarmente con un’altra identità. In attesa dell’estradizione, l’uomo si trova a Sollicciano a disposizione della Corte d’Appello di Firenze.

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