venerdì, 19 Aprile 2024
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Un Fiorino (d’argento) per dire grazie

Dopo quello d'oro del Comune, ecco un riconoscimento anche a livello di quartiere. Il premio, di cui è in fase di redazione il regolamento, è stato ideato per esprimere gratitudine a persone e associazioni che, con la loro presenza sul territorio, ne hanno contribuito al benessere. I primi a riceverlo sono stati Don Antonino Spanò e il Circolo Vie Nuove.

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Del fiorino, emblema del grande potere bancario che Firenze ebbe in passato, oggi è rimasto principalmente il valore simbolico. La moneta è, infatti, il simbolo per eccellenza della città, visto che in sé racchiude l’icona del giglio da un lato e l’effige del patrono San Giovanni Battista dall’altro. Per questo, l’amministrazione comunale da tempo usa consegnare a cittadini benemeriti, ospiti illustri e, più in generale, a chiunque abbia contribuito a dare lustro alla città, il cosiddetto “Fiorino d’oro”, un riconoscimento civico formalmente istituito e regolamentato.

FIORINO D’ARGENTO. Ma se il Fiorino d’oro è l’onorificenza conferita a livello comunale, quale potrebbe essere l’equivalente di quartiere? Se l’è chiesto il Quartiere 3 pensando a come dare un riconoscimento a quelle persone, associazioni o altri enti e gruppi che da anni operano con grande impegno a favore della comunità. Come dare un segno di riconoscenza a chi, con la sua presenza sul territorio, ha contribuito incisivamente al benessere comune? Da qui è nata l’idea di conferire il Fiorino d’argento. “Come Quartiere sentivamo il bisogno di esprimere gratitudine nei confronti di quei soggetti o entità che si impegnano a vario titolo, creando di fatto servizi alla collettività – spiega il presidente Andrea Ceccarelli – nel nostro quartiere gli esempi sono numerosi, per questo abbiamo pensato di istituire il Fiorino d’argento, un’onorificenza circoscritta al nostro territorio che vuole essere una sorta di grazie ufficiale”. È in fase di redazione il regolamento che istituirà formalmente il Fiorino d’argento del Quartiere 3, disciplinandone i criteri e le modalità di conferimento, affinché non possa mai esserne sminuito il valore, seppur simbolico. Nel frattempo, però, sono già stati consegnati due fiorini d’argento, esattamente sul finire dello scorso anno.

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DON ANTONINO. I due “meritevoli” sono rispettivamente Don Antonino Spanò e il Circolo Vie Nuove, che commentano entrambi il titolo. “Era ora! – scherza Don Antonino – come al mio solito non l’ho detto a nessuno, lo scopriranno leggendo il giornale, ma certamente mi ha fatto piacere: non tanto per me, ma per la Parrocchia di Badia a Ripoli che, con la Misericordia, la casa di riposo, il restauro di San Pierino e tutto il volontariato dà, e ha dato, tanto al quartiere. Ed è bene così, perché a me piace fare e piacciono le persone che si adoperano a favore del prossimo… le cose più importanti che ho fatto in 50 anni a Badia? – aggiunge – di certo le prime, legate al restauro della chiesa, poi due avventure: il sostegno alle ragazze madri e l’accoglienza dei bambini di Chernobyl. E adesso vorrei realizzare una casa famiglia per gli handicappati”.

CIRCOLO VIE NUOVE. E da Vie Nuove arriva il commento del presidente Giancarlo Brundi: “Siamo contenti, perché è un riconoscimento dell’attività sociale e culturale che il circolo ha svolto in questi anni. Giuridicamente esistiamo da 50 anni, ma di fatto il circolo c’era anche prima e il suo contributo nel post alluvione è stato fondamentale. Oggi Vie Nuove è sempre un punto di ritrovo e di aggregazione, ma è anche un centro di servizi. Qui ha sede il movimento consumatori, c’è il box office, il punto per lo smaltimento di rifiuti come pile e oli usati; qui si tengono una serie di corsi, da quello di geopolitica ai corsi di lingue e di cucina, a prezzi minimi. Storicamente – conclude Brundi – questa è una roccaforte della sinistra, ma c’è anche dell’altro: intrattenimento, promozione artistica… un obiettivo per il futuro? Riportare i giovani dentro il circolo”.

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