Si chiama “Ippovie Toscane” il progetto, sviluppato dalla Regione nell’ambito del progetto interregionale sul Turismo equestre, che abbina l’equitazione alla riscoperta del territorio regionale a stretto contatto con l’ambiente naturale, proponendosi di migliorare e promuovere l’offerta turistica in questo settore.
TURISMO A IMPATTO ZERO. “Questo tipo di turismo – ha detto l’assessore regionale Paolo Cocchi – in Toscana è in forte espansione e offre sempre più possibilità a coloro che, professionisti o non, dedicano la maggior parte del loro tempo libero al cavallo e alle attività che si possono fare insieme a questo meraviglioso animale. Un turismo che dà l’opportunità di visitare luoghi non facilmente conoscibili e di essere praticato anche da semplici appassionati senza alcun impatto di tipo ambientale ed ecologico”.
I PERCORSI GIA’ ATTIVI. Si tratta di “A Cavallo nel Medioevo” tra il Casentino e Arezzo, e degli anelli dell’Amiata, della costa livornese, di “Terre di Siena”, e della montagna pistoiese. Tutti i percorsi sono collegati o collegabili e si intersecano con le due direttrici: la Via Francigena, che attraversa in diagonale l’interno della Regione e si collega alle altre vie storiche (la Via dei Cavalleggeri, la Via Clodia, le Vie Romee), e l’”Ippovia del Mediterraneo” che percorre la Toscana lungo la costa, costruendo una rete e una mappa ufficiale con tanto di punti di sosta, ricettività per accoglienza cavalli e cavalieri e quant’altro sia utile a questo tipo di turismo, compresa la possibilità di un contatto utenza-informazione referenziata tramite il portale web www.turismo.intoscana.it.