Quali sono i sintomi, qual è la profilassi, che differenza c’è tra i vari tipi come B e C, ma anche come fare il vaccino contro la meningite in Toscana e per chi è gratis. Quando si parla di infezione da meningococco sono tante le domande a cui non è facile dare una risposta, soprattutto quando scatta la psicosi a seguito di casi di meningite fulminante, che dal 2015 in poi sono aumentati in Toscana, anche tra gli adulti. Facciamo allora chiarezza.
Cos’è e quali sono i sintomi della meningite?
Secondo il vademecum diffuso dalla Regione Toscana i campanelli di allarme a cui stare attenti sono sei: febbre alta, mal di testa, dolore alla nuca che risulta anche rigida, nausea associata a vomito, forte debolezza, chiazze diffuse sulla pelle. In presenza di questi sintomi è consigliabile rivolgersi subito a un medico.
Ma cos’è di preciso la meningite? Si tratta di un’infiammazione delle membrane che proteggono il cervello e il midollo spinale, le meningi appunto. La forma più pericolosa, da curare in brevi tempi, è la meningite batterica: il meningococco è il batterio che la genera più di frequente e si trasmette per via respiratoria. Esistono tipi diversi di batteri per questo si parla ad esempio di meningite C (quella che ha registrato l’incremento maggiore di casi in Toscana) e di meningite B.
Qual è la profilassi contro il meningococco?
Nel caso si sia stati a stretto contatto con una persona interessata da infezione meningococcica, le aziende Usl somministrano una profilassi, che consiste in una terapia antibiotica. Molti sono portatori sani dei batteri, ossia non sviluppano la malattia, mentre un piccola parte delle persone può incorrere in gravi rischi per la salute.
Cosa vuol dire “stretto contatto”?
Per evitare inutili allarmismi, come successo in passato per persone colpite da meningite e che hanno frequentato luoghi pubblici poco prima di sviluppare i sintomi, è meglio specificare cosa vuol dire “stretto contatto”, per capire chi deve sottoporsi a profilassi antibiotica.
Con questa espressione le Aziende Usl considerano conviventi, partner sessuali, ma anche compagni di classe, colleghi di lavoro (che hanno condiviso la stessa stanza con il malato), infermieri o medici esposti al contatto diretto o persone sedute accanto al soggetto per almeno 8 ore. C’è da specificare poi che il meningococco non può vivere a lungo fuori dall’organismo ed è molto sensibile alla luce del sole, come ai comuni disinfettanti.
Vaccino contro la meningite C in Toscana: gratis per chi?
Il vaccino contro il meningococco C in Toscana è sempre gratis per i nuovi nati (che sono sottoposti a due dosi, una dopo il primo anno di vita il secondo tra i 6 e i 9 anni), per i soggetti a rischio come ad esempio chi soffre di gravi patologie croniche o è immunodepresso. Non si paga anche per sottoporre al richiamo, con il tetravalente ACWY, i ragazzi tra i 9 e i 20 anni che sono stati vaccinati da oltre 5 anni.
In più continua la campagna straordinaria decisa dalla Regione anche per garantire la gratuità del vaccino contro la meningite C agli adulti. Fino al 30 giugno 2019 non paga: chi ha più di 20 anni e risiede o ha il domicilio sanitario nelle province di Firenze, Prato, Pistoia; chi ha tra i 20 e i 45 anni (non compiuti) residente o con domicilio sanitario nelle province di Massa e Carrara, Lucca, Pisa, Livorno,Grosseto, Siena, Arezzo; gli studenti fuori sede delle università toscane; chi è sottoposto a profiliassi anti-meningite e chi ha frequentato la stessa comunità dove si è verificato un caso di meningite C nei 10 giorni precedenti all’inizio dei sintomi (su valutazione dell’azienda Usl).
Il resto delle persone può fare il vaccino, ma il costo è coperto solo in parte dal servizio sanitario regionale, quindi bisognerà pagare il ticket.
Come fare il vaccino per la meningite B in Toscana?
Discorso diverso invece per le vaccinazioni contro il meningococco B, che ha anche delle particolari esigenze di somministrazione. Devono infatti essere fatte 4 somministrazioni nel giro di pochi mesi, evitando di vaccinarsi nel frattempo per altre malattie.
In Toscana è gratuito solo per i nuovi nati dal 2014 in poi. Per tutti gli altri, ragazzi e adulti, il vaccino per la meningite B in Toscana è a pagamento, il costo è coperto solo in parte dal servizio sanitario regionale.
Dove fare il vaccino anti-meningite e quanto dura?
Per sottoporsi all’immunizzazione è possibile rivolgersi ai servizi vaccinali pubblici territoriali (negli ambulatori delle aziende Asl e nei distretti sanitari e negli ambulatori della Asl), ma anche da molti medici di base e dai pediatri di famiglia che hanno aderito alla campagna della Regione Toscana. Al momento è consigliato fare un richiamo del vaccino ogni 5-6 anni.
Sul sito della Regione, tutte le informazioni sul vaccino contro la meningite in Toscana.