Un freno alle nuove costruzioni, via libera al riutilizzo di immobili dismessi e “contenitori vuoti”, verde pubblico a 10 minuti da casa per tutti (o quasi). Il consiglio comunale ha approvato in tempi record il nuovo piano strutturale. Renzi, “Ora scriviamo una nuova pagina per Firenze”.
VOLUMI ZERO. La norma ispiratrice del nuovo corso va sotto il nome di “volumi zero”: d’ora in poi stop al cemento in città. I volumi previsti sono stati ridotti ai minimi termini (non secondo l’opposizione), in favore della riqualificazione dei numerosi edifici dismessi che costellano la città. “Adesso è possibile scrivere una nuova pagina per Firenze – commenta il sindaco Matteo Renzi – abbiamo dato una svolta allo sviluppo cittadino”.
FAVOREVOLI E CONTRARI. Anche se le cose non stanno proprio così secondo Tommaso Grassi (Spini per Firenze) e Ornella De Zordo (perUnaltracittà), entrambi contrari. “L’incremento di volumi previsto da questo piano – afferma la consigliera – è pari a 2 milioni di metri cubi in più di costruzioni, come cinque Palazzi di Giustizia”. Ha votato a favore, invece, Valdo Spini. “Credo che i principi del piano siano da incoraggiare”. Voto compatto della maggioranza di Pd, Sel e Idv. Unito, ma sul fronte del no, anche il Pdl. “Il piano è già compromesso dalle battaglie che Renzi ha perso nel giro di due anni – commenta Emanuele Roselli – dall’alta velocità e stazione Foster, alla Cittadella viola”.
ASTENSIONI E ASSENZE TATTICHE. Si astiene invece il gruppo Fli, come già aveva fatto in occasione del voto al bilancio, lunedì scorso. “La nostra è un’apertura di credito e ha una scadenza – spiega Bianca Maria Giocoli – il vero banco di prova ora è il regolamento urbanistico”. Assente al voto Mario Razzanelli (Lega Nord), che si era astenuto a sua volta sul bilancio.