venerdì, 19 Aprile 2024
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Via libera al piano strutturale a volumi zero

Un freno alle nuove costruzioni, via libera al riutilizzo di immobili dismessi e “contenitori vuoti”, verde pubblico a 10 minuti da casa per tutti (o quasi). Il consiglio comunale ha approvato in tempi record il nuovo piano strutturale. Renzi, “Ora scriviamo una nuova pagina per Firenze”.

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Un freno alle nuove costruzioni, via libera al riutilizzo di immobili dismessi e “contenitori vuoti”, verde pubblico a 10 minuti da casa per tutti (o quasi). Il consiglio comunale ha approvato in tempi record il nuovo piano strutturale. Renzi, “Ora scriviamo una nuova pagina per Firenze”.

 

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VOLUMI ZERO. La norma ispiratrice del nuovo corso va sotto il nome di “volumi zero”: d’ora in poi stop al cemento in città. I volumi previsti sono stati ridotti ai minimi termini (non secondo l’opposizione), in favore della riqualificazione dei numerosi edifici dismessi che costellano la città. “Adesso è possibile scrivere una nuova pagina per Firenze – commenta il sindaco Matteo Renzi – abbiamo dato una svolta allo sviluppo cittadino”.

FAVOREVOLI E CONTRARI. Anche se le cose non stanno proprio così secondo Tommaso Grassi (Spini per Firenze) e Ornella De Zordo (perUnaltracittà), entrambi contrari. “L’incremento di volumi previsto da questo piano – afferma la consigliera – è pari a 2 milioni di metri cubi in più di costruzioni, come cinque Palazzi di Giustizia”. Ha votato a favore, invece, Valdo Spini. “Credo che i principi del piano siano da incoraggiare”. Voto compatto della maggioranza di Pd, Sel e Idv. Unito, ma sul fronte del no, anche il Pdl. “Il piano è già compromesso dalle battaglie che Renzi ha perso nel giro di due anni – commenta Emanuele Roselli – dall’alta velocità e stazione Foster, alla Cittadella viola”.

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ASTENSIONI E ASSENZE TATTICHE. Si astiene invece il gruppo Fli, come già aveva fatto in occasione del voto al bilancio, lunedì scorso. “La nostra è un’apertura di credito e ha una scadenza – spiega Bianca Maria Giocoli – il vero banco di prova ora è il regolamento urbanistico”. Assente al voto Mario Razzanelli (Lega Nord), che si era astenuto a sua volta sul bilancio.

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