venerdì, 13 Dicembre 2024
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Vino: questo filare a chi lo do? Lo darò in adozione

Il grappolo dalla vigna alla bottiglia: il ''genitore'' versa una somma di partecipazione e riceve un certificato. Poi segue (via internet o anche di persona) le varie fasi della produzione. L'idea arriva dal Chianti.

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Seguire passo passo la crescita del proprio “figlioccio”, coccolarlo e osservare tutti i momenti della sua esistenza: dalla vigna fino alla tavola. La potatura, la legatura, la vendemmia. In Chianti i filari si adottano e le fasi della produzione del vino possono essere vissute in prima persona, fino ad assaporare la nuova annata con tanto di bottiglia personalizzata.

ADOTTA UN FILARE. L’idea è venuta alla barberinese Fattoria di Sant’Appiano, azienda a conduzione familiare che per quest’anno ha deciso di replicare l’iniziativa “Adottare un filare”. Per la prima edizione, in vista della vendemmia 2011, oltre 130 persone, tra vip, appassionati e semplici cittadini, hanno aderito diventando dei moderni coltivatori a distanza.

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ECCO IL BIS.  Da questo mese di ottobre è partita la ricerca dei nuovi “genitori adottivi”, che tra un anno e mezzo vedranno sulle loro tavole un buon Chianti, con la soddisfazione di aver seguito (sul web, ma anche di persona) il loro esclusivo filare. Il  funzionamento è semplice: ogni appassionato versa una somma di partecipazione (100 euro, il minimo) e ritira un certificato. Da quel momento riceve gli aggiornamenti sullo stato di salute della vigna via mail.

BOTTIGLIE PERSONALIZZATE. Chi vuole toccare con mano la vita in fattoria ha la possibilità di seguire da vicino le varie fasi della produzione. Sei – sette mesi dopo la vendemmia 2012, questa sorta di “mecenati del vino” potranno gustarsi il frutto dei filari, con un minimo di quindici  bottiglie personalizzate.

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VIP E PRIMI CITTADINI. Un’idea che è piaciuta, non solo in Toscana, ma anche in tutta Italia: da Milano a Napoli, da Padova a Roma. Tra i genitori vip  figurano alcuni giocatori della Fiorentina, presentatori tv, giornalisti e il primo cittadino di Barberino, Maurizio Semplici. Non è mancato chi ha scelto di regalare un filare per San Valentino.

L’IDEATORE. “E’ un modo per passare dal ‘lei’ formale delle mail, al ‘tu’ che si rivolge agli amici – spiega Pierfrancesco Bertini, direttore commerciale della Fattoria – con queste iniziative vogliamo portare in campagna il nostro cliente finale, conoscerlo e fargli capire che qui c’è sempre un buon bicchiere di vino per lui”.

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