venerdì, 13 Dicembre 2024
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Ciak si gira, al Piazzale. Paci dietro la macchina da presa / FOTO

Alessandro Paci si veste da gangster, per la nuova pellicola che sta girando tra Firenze e Providence. Ecco le immagini delle riprese al piazzale Michelangelo. GUARDA LE FOTO

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Una moglie americana doc, due figli italoamericani e un profondo amore per gli Usa. Da qui non può che nascere, sopratutto in uno come Alessandro Paci, che ha fatto della recitazione la sua ragione di vita, un fortissimo dediserio di girare un film negli States. Nasce così “Frank Jabroni, public enemy n°9”, pellicola che l’attore e regista fiorentino ha cominciato a girare alla fine di agosto al piazzale Michelangelo.

TRA GLI USA E FIRENZE. “Le prime scene si svolgono a Firenze – spiega Paci – il resto in America, per l’esatezza a Providence, nello stato del Rhode Island, la città dove c’è la più alta concentrazione di oriundi italiani”. Il protagonista della storia è Franco Jabroni, un modesto filmmaker italiano che a un certo punto della sua vita riceve in dono un’eredità e decide di partire alla volta del Nuovo Continente dove è sicuro di trovare suo zio, un affermato produttore cinematografico. E in effetti Frank uno zio ce l’ha dall’altra parte dell’oceano,  peccato che si tratti di un boss della mafia italo-americana, nella lista dei dieci uomini più ricercati dalla polizia di Provindence.Una commedia divertente (il soggetto è dello stesso Paci e la sceneggiatura è stata scritta insieme ad Alessio Nonfanti) che mischia elementi della comicità tipicamente fiorentina a sketch di respiro più internazionale. “Alcuni degli attori sono italiani – spiega il regista – altri, che sceglierò direttamente in loco, saranno statunitensi”.

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“BENEFATTORI” DA TITOLI DI CODA. Mentre Paci si organizza per girare la seconda parte del film, che probabilmente vedrà la troupe spostarsi sulla east coast in primavera, sponsorizza anche il found raising che sta dietro l’operazione. “È un film indipendente – spiega – ma conto di trovare sostenitori. I fiorentini da questo punto di vista sono molto disponibili”. E chi metterà a disposizione i propri denari (bastano anche piccole donazioni) vedrà il proprio nome apparire nei titoli di coda. Per dire, almeno una volta, “c’ero anch’io”.

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