“Europa-Mediterraneo-Africa” è il progetto speciale di Fabbrica Europa, il festival che dal 3 al 24 maggio, dentro e fuori la Stazione Leopolda di Firenze, ripropone e amplia l’interazione fra le arti e il dialogo tra le varie culture. In questo ambito si inserisce la messa in scena di Les Negres, ideata dall’incontro tra il musicista senegalese Badara Seck e il coreografo Gustavo Frigerio.
Il progetto vede all’opera un gruppo di artisti africani sulla base del testo del francese Jean Janet, interpretato in musica, danza e canto. Il tema “Europa-Mediterraneo-Africa” ritorna anche in Dialogue, l’iniziativa che ospita giovani coreografi europei, africani e del Mediterraneo, chiamati a collaborare tra loro. Risiederanno per una ventina di giorni a Cortona, dove ha sede la compagnia Sosta Palmizi, e infatti saranno guidati proprio da Giorgio Rossi, componente dell’associazione, e allestiranno spettacoli in zona.
«Su questo tema – spiega Maurizia Settembri, direttore artistico danza e multimedia del Festival – vorremmo sviluppare una rete di dialogo tra culture, creando però degli spazi locali, cioè facendo operare gli artisti nel loro paese, nel proprio contesto e non portandoli via, denaturalizzandoli». E riguardo al settore danza, Maurizia Settembri, molto soddisfatta di questa edizione per l’adesione di tutte le compagnie invitate, annuncia: «Lo spettacolo d’inaugurazione del Festival è senza dubbio il più importante e significativo nell’area dedicata alla danza. Il coreografo israeliano Itzik Galili, residente in Olanda, ha messo su la compagnia Galili Dance, considerata una delle più rappresentative sulla scena internazionale, e a Fabbrica Europa porta, in prima assoluta, cinque pièce riunite sotto il titolo di Mirage». Lo spettacolo fa parte di “Olandiamo?”, il festival dedicato alle arti olandesi, in programma da aprile a ottobre 2008, per festeggiare l’Istituto universitario olandese di Storia dell’arte di Firenze. Sempre in tema di Olanda, altro spettacolo degno di nota è Weiter (6 maggio), della giovane formazione olandese T.R.A.S.H. definita in tre aggettivi: caotica, coinvolgente ed esplosiva.
«La danza del Nord, che abbiamo sostenuto e messo in evidenza in questa edizione anche grazie ai contributi delle ambasciate, è rappresentata anche da Zero Visibility e Wee, due compagnie norvegesi – continua il direttore artistico Settembri –. Mentre il corpo della solista italiana, Antonella Bertoni, dialoga in scena con Try (20 maggio). Insomma, la nostra scelta si basa sui grandi interpreti della scena artistica internazionale, con la tendenza a prediligere i giovani coreografi, sostenitori di alti progetti, tutti professionisti».
«Valore, impegno e qualità sono fondamentali anche per il settore teatro» sostiene Roberto Bacci, direttore artistico di questa area del Festival, che evidenzia l’anteprima europea della storica compagnia del Living Theatre con The Brig e il lavoro, realizzato nel Grande sertao del Cariri nel 2006 dalla Casa Laboratorio per le Arti del Teatro, L’uomo provvisorio che ha partecipato con successo a rassegne internazionali in Brasile. Ma ancora più interessante, per Roberto Bacci, «è la produzione interna di quattro anteprime realizzate dopo una selezione nell’ambito di “4 cantieri teatrali per Fabbrica Europa”. Il lavoro è durato un anno e dai 150 progetti iniziali siamo arrivati a quattro». Insomma storia e innovazione si incontrano nell’area dedicata al Teatro: «Non bisogna mai perdere il contatto con i grandi maestri del XX secolo, guardarsi indietro è la prima regola, ma anche guardarsi intorno e scoprire, conoscere le nuove generazioni».
Iniziative rivolte ai giovani talenti si trovano anche nel settore musica, diretto da Lorenzo Pallini, in particolare il 16 e 17 maggio si disputa la fase finale di Roots&Routes, un progetto triennale che vedrà a Firenze i partecipanti delle dodici grandi città d’Europa, che insieme alla Commissione Europea hanno sostenuto l’iniziativa. I concerti inseriti nel programmi musicale spaziano dal rock all’elettronica, al jazz, folk, blues, noise, dj set e canzone d’autore, con il concerto dei norvegesi Supersilent, del fisarmonicista Pascal Contet, degli hip hop olandesi Pete Philly & Perquisite e di grandi jazzisti internazionali come Fabriek Dubbel Trio.
E per concludere con Maurizia Settembri: «In questo Festival c’è molta attenzione alle nuove tecnologie, dove in primis si posiziona il progetto Moving_movimento che presenterà performance in prima nazionale il 15 e 16 maggio».
Per il programma dettagliato e tutte le informazioni sul Festival: www.fabbricaeuropa.net